di Vincenzo Pino e Gabriele Bonafede
Le rilevazioni sondaggistiche possono riservare talora grandi sorprese. E in questa situazione siamo incorsi nel valutare uno dei principali happening della vicenda politica seguita da ampio successo di pubblico nei media.
Intendiamo riferirci alla sfida tra Renzi e Salvini nella trasmissione televisiva Porta a Porta.
Se guardiamo, infatti, ai due principali media che hanno attivato sondaggi on line per definire chi risultasse vincitore tra i due leader politici, scopriamo che i risultati sono del tutto opposti.
Ovviamente sono sondaggi online con la chiara dicitura “Il sondaggio non ha valenza scientifica”.
Tuttavia, a un esame approfondito sulla specifica questione “chi ha vinto secondo te il duello televisivo tra Renzi e Salvini” emergono ulteriori particolari.
E qualcosa in più su come e da chi sono fatti questi stessi sondaggi.
Renzi e Salvini, il sondaggio bifronte
Da un lato, nella rilevazione del quotidiano La Stampa di Torino, la vittoria di Renzi risulta schiacciante con il 65% di consensi. L’avversario Salvini è solo al 35%. Insomma, qui sarebbe chiaro che Renzi abbia stravinto il confronto.
Se invece guardiamo al sondaggio lanciato da Virgilio.it la situazione si presenta quasi capovolta ed è Salvini in testa con il 58% con Renzi al 34% e poi altre risposte come “in parità”, “non so”. Insomma qui sarebbe chiaro che Salvini sia uscito vincitore.
La non credibilità di questi sondaggi è evidente per almeno tre principali motivi. Il primo è che il campione utilizzato è quello dei lettori del sito che lo propone e non altri. Per giunta è un sondaggio che “pesca” i lettori più attivi, e cioè quelli che si prendono la briga di votare. Magari mobilitati da ciascun contendente…
Ma è anche “tarato” e reso senza alcuna credibilità dalle modalità di partecipazione al voto. Infatti, non prevede nessun filtro d’ingresso e nessuna verifica d’identità.
Quindi sembra possibile il voto multiplo di una stessa persona da diversi accessi e supporti tecnologici: da pc, da portatile, da cellulare, etc. E forse una possibilità ancora più multipla di accesso e voto grazie a meccanismi automatizzati.
Sondaggi e marketing: proviamo a dare un senso a tutto ciò
Ma la cosa che poi appare ancora più singolare è un successivo passaggio. Infatti, entrambi i sondaggi sono curati da una stessa società di marketing: Playbuzz.
Ciò dimostra ulteriormente la non credibilità di certe modalità di rilevazione cui si affida il compito di pubblicare “l’opinione” dell’elettorato. A partire dal problema di non predisporre efficaci modalità di controllo del voto stesso. Playbuzz è stata neutrale, non lo mettiamo in dubbio. Ma la cosa lascia perplessi ugualmente.
Per cui questo sondaggio potrebbe rilevare, a questo punto, soltanto gli orientamenti politici dei propri lettori. E si capisce che La Stampa è letto da chi ha un orientamento più possibilista verso il leader di Italia Viva.
O per lo meno che abbia attratto il voto su questo sondaggio da chi tende verso Renzi. Mentre i frequentatori del sito Virgilio tendono a un voto pro-Lega e Destra in generale.
Infatti, su Virgilio, la Lega risulterebbe al 50% in un altro sondaggio sulle intenzioni di voto proposto sullo stesso sito.
In questo precedente sondaggio, sempre con le stesse modalità pochissimo scientifiche, FdI avrebbe il 10%, il Pd il 13%, Italia Viva il 10%, i Cinque Stelle l’8%, etc. Una correlazione tra “voto Renzi e Salvini” e “voto di liste” che dimostra la piena affinità tra orientamento politico e conseguente sostegno a Salvini nei “lettori attivi” di Virgilio News.
In definitiva, sondaggi fatti così possono servire soltanto a verificare le opinioni politiche dei rispettivi bacini di utenza. Magari aiutando chi li propone a pubblicare contenuti poi apprezzati dal proprio pubblico.
A dirla tutta, forse non servono nemmeno questo. Ma è chiaro che questo sondaggio ha determinato risultati palesemente contraddittori se si passa da un sito all’altro. Persino con lo stesso operatore della piattaforma-sondaggio, in questo caso Playbuzz.
Per cui questi sondaggi così fatti non hanno alcuna validità scientifica, certo. Ma non hanno alcuna validità anche per molto altro. Dal punto di vista politico, non sembra che abbiano alcun senso. Forse, oltre alla dicitura “Il sondaggio non ha valenza scientifica”, andrebbe aggiunto “Il sondaggio non ha alcuna valenza politica, ma manco per niente”.
Insomma, rispetto a questo tipo di sondaggi risulta più utile rivolgersi a Lady Sondaggy o al Mago Trend. Probabilmente avranno un intuito che aiuta a capire di più.
Foto sfera di cristallo nel testo: Photo by Ethan Johnson on Unsplash