10 Ottobre 2024

Chi siamo

Maredolce è un blog collettivo di libera informazione e approfondimento. Nasce a Palermo nel novembre 2015 ed è principalmente scritto da palermitani, ma con uno sguardo sul mondo soprattutto nelle tematiche legate ai diritti umani.

Il castello di Maredolce è un gioiello di storia e architettura al centro di un quartiere conosciuto nel mondo per fatti mafiosi ed eroismo antimafia: Brancaccio. Quel quartiere di Palermo dove al contempo esistevano efferati mafiosi e un parroco-eroe come Don Pino Puglisi, recentemente proclamato Beato. Dunque, un posto del mondo pieno di contraddizioni, precisamente come la città di Palermo e tanti altri luoghi nel mondo. Ma che, con la storia di Don Puglisi e di tante altre persone meno conosciute, dimostra che si può lottare e vincere perché la crescita civile si affermi anche nei posti più difficili: il gioiello architettonico, il gioiello sociale e morale, è incastonato persino all’interno di un luogo famigerato.

Nondimeno, l’informazione è spesso luogo di contraddizioni. E Maredolce vuole essere momento di riflessione su vari temi specialistici per proporre un’informazione di crescita e di costruzione del futuro. Evitando quanto più possibile l’elemento distruttivo della critica fine a se stessa e privilegiando quanto di costruttivo c’è da dire nel mondo. A partire dalla pagina Arte, non a caso collocata al primo posto nel blog.

Anche sulle pagine “Politica” e “Mondo” gli articoli sono intesi quali contributi e commenti di cultura politica più che notizie in se stesse.

Maredolce è saltuariamente pubblicato quale omonima rubrica del Gazzettino di Sicilia.




Direttore e creatore del blog: Gabriele Bonafede

Gruppo redazione al momento della fondazione (novembre 2015-gennaio 2016): Giusi Andolina, Pasquale Hamel, Benita Licata, Giovanni Rosciglione, Gilda Sciortino

Altri autori/collaboratori: Massimiliano Di Pasquale, Matteo Cazzulani, Stefania Munafò, Angelo Argento, Giampiero Cannella, Salvo Pistoia, Anna Fici, Francesco Lo Cascio, Ylenia Lupo, Michele Pipìa, Aldo Penna, Pietro Ciccarelli, Elisa Carlisi, Francesco Randazzo, Maria Luce Schillaci, Matteo Bavera, Ettore Fici, Valentina Corrao, Daniele Billitteri, Antonio Calandriello, Toni Costumati, Carlo Barbieri, Mila Spicola, Carolina Infantellina, Laura Nobile, Benni Galifi, Valeria Lo Verde Morante, Sabina Spera, Franco Lo Piparo, Franco M. Romano, Marco Pomar, Maria Teresa de Sanctis, Davide Mannelli, Vincenzo Pino, Giovanni Burgio, Pietro Scaglione, Lelio Cusimano, Roberta Messina, Valeria Sara Lo Bue, Giuditta Perriera, Tonino Frisina, Salvatore Parlagreco, Chiara Di Dino, Elena Beninati, Francesco Bellanti, Gianluca Navarrini, Pina Bellomonte, Allan Sharpe, Stefania Billante, Serena Corsale, Marzia Snaiderbaur, Umberto Boccia, Roberto Greco, Roberto Casalone, Massimiliano Paleari, Eva Di Stefano, Guido Rizzo Cavadi, Fabrizio Sapio, Ida Rampolla del Tindaro, Giuseppina Tesauro

Fotografi: Anna Fici, Angelo Macaluso, Giulio Azzarello

Traduzioni dall’italiano al francese: Louise Bonafede

Vignette: Dario Corallo

Design: Gabriele Bonafede

Webmaster: Urso Pubblicità

Pubblicità su Maredolce.com: Urso Pubblicità

info@ursopubblicita.it

Tel. +39 091 7789740




Redazione

Gabriele Bonafede (Palermo 1965), Master in Public Policy and Planning alla facoltà d’economia della Northeastern University di Boston (USA) dal 1993, è dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale dal 1994. Nel 1996 si è specializzato in Regional Studies in Developing Countries al MIT di Cambridge (USA).

Poliglotta, lavora quale economista nell’ambito della cooperazione internazionale. Ha pubblicato cinque saggi su temi d’economia e sviluppo e articoli accademici in italiano, inglese e portoghese.

Prima di creare e dirigere Maredolce.com (novembre 2015), ha pubblicato su vari quotidiani, tra i quali Il Mediterraneo, Il Giornale di Sicilia, LinkSicilia, Sì24, L’Ora. Oltre Mareedolce, pubblica in inglese su diverse riviste e giornali online. Autore del romanzo sul Novecento Appunti di una giovane anima. Alexandra Tomasi di Lampedusa (2018) e di Il Frate e la Rosa (2020).





Giovanni Burgio, di formazione storico-sociologica nell’ambito delle Scienze Politiche, da sempre è impegnato nella politica e nell’antimafia. Collabora con numerose riviste e periodici. Come ricercatore del Centro Siciliano di documentazione Peppino Impastato (Palermo) si è specializzato negli studi e nell’approfondimento del fenomeno mafioso. Autore di Pio La Torre. Palermo, la Sicilia, il PCI, la mafia, un saggio di storia orale, Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, Palermo, 2010.

Su Maredolce pubblica soprattutto articoli riguardanti la cultura politica, la storia della Sicilia, realtà sociali ed economiche, mafia e antimafia, le infrastrutture locali e regionali. Inoltre è autore di recensioni nella pagina Cinema, secondo una prospettiva storica e sociale.

Pasquale Hamel docente di Storia Contemporanea all’Università di Palermo, è stato direttore del Museo del Risorgimento di Palermo dal 2013 al 2019. Laico quel tanto che è necessario per considerarsi uomo libero da pregiudizi e di tenace concetto. Ha scritto tanto, forse troppo, e spesso in termini eretici raccogliendo qualche estimatore e, soprattutto, tanti detrattori. Diversi i suoi saggi, pubblicati da Sellerio e altri editori tra i quali Breve storia della società siciliana. 1780-1990 (Sellerio, 2011). Su Maredolce cura le rubriche “Pillole di Storia” e “Pirandellate”. Ma a volte scrive anche nella pagina Arte e Cultra (recensioni) e quella Politica.

Giovanni Rosciglione Settantaquattro anni quando fu fondato Maredolce web magazine, studi non ancora terminati. Monogamo per convenienza, due figlie e due nipoti, appartengo alla Palermo beneomale.  Insegnamento, banca, sindacato, partito (psi,  psiup, pci,  pds, ds, pd , …), amministrazione pubblica. Blogger attempato.  Riformista visionario.  Altruista per egoismo, cinefilo per tradizione.  Omero, Dante, Leopardi, Verdi, Dalla, Antonello da Messina.  Parlo di tutto, ma ritengo la politica l’unica disciplina che possa migliorare il mondo senza far torto a nessuno. “La stupidità mi affascina, ma preferisco la mia!” ( E. Flaiano). Su Maredolce pubblica articoli di cultura politica e, soprattutto, cura la rubrica “Il Politofilo”.

Benita Licata, dirigente scolastica in pensione, amante degli animali e delle piante, vive in campagna con 25 cani, 33 gatti, un ‘asina, due conigli, una tartaruga. In servizio per quarantacinque anni, per cinque anni come docente e poi per 20 anni quale dirigente scolastico a Palermo, ha coordinato la scuola media annessa all’Istituto d’Arte e per altri venti anni la scuola media Vivona diventata istituto comprensivo Peppino Impastato. Nella scuola le sue battaglie sono state la lotta alla dispersione scolastica, l’integrazione degli stranieri, e l’educazione per gli adulti. Ha coordinato molteplici progetti europei anche in rete. Ha collaborato con diverse istituzioni e assessorati a livello provinciale, regionale e nazionale come coordinatrice di gruppi, sempre sulle tematiche riguardanti l’istruzione e la formazione. Sindacalista, è stata segretaria della Cgil scuola, Università di Palermo e dirigente regionale e nazionale. È stata dirigente provinciale e regionale del Pci e poi del Pd. Su Maredolce si occupa di politica, scuola e formazione.



Autori

Gianluca Navarrini Romano di ascendenza siciliana. Avvocato e dottore di ricerca in diritto processuale civile, tra il 1994 e il 2014 ha pubblicato numerosi saggi e fatto parte del comitato di redazione di alcune riviste giuridiche. È stato cultore di Istituzioni di diritto privato presso La Sapienza di Roma e docente a contratto di Diritto processuale civile presso la SSPL della Lumsa di Palermo.

Dopo le elezioni politiche del 2018, preso dallo sconforto, ha sentito il dovere civile di iniziare a scrivere di politica sulla sua pagina Facebook e sul suo blog (www.irradiazione.it). Oggi darebbe di sé la definizione che scherzosamente Mario Pannunzio affibbiò al gruppo del “Mondo”: «progressista in politica, conservatore in economia, reazionario nel costume». Ma, avendo superato i cinquant’anni, probabilmente domani se ne sarà già dimenticato.

Vincenzo Pino (Enzo Pino) Catanese e laureato in Scienze Politiche, si trasferisce a Palermo poche settimane dopo l’assassinio di Mattarella (1980). In quegli anni difficili per la Sicilia si dedica interamente al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative nei settori della sanità e del pubblico impiego. Ha ricoperto incarichi sindacali, tra cui quello di responsabile del Centro Studi e ricerche della Cgil Sicilia.

Appassionato di politica, ne ricerca le connessioni per valorizzarne l’efficacia: dai meccanismi di comunicazione alle modalità di acquisizione e di valutazione del consenso. Esperto nella valutazione dei sondaggi, con i suoi articoli tende in maniera coordinata a raccordare gli studi d’opinione con altri strumenti di rilevazione, quali i media televisivi e i social. Impegnato a diffondere e socializzare gli elementi di valutazione nell’agire politico, scrive sulla base non solo di ciò che viene detto, ma anche sulla base dell’osservazione nei comportamenti reali e la loro coerenza. “Per questo talvolta rischio di apparire noioso. Ma va bene così”, dice. I lettori non lo trovano affatto noioso. Anzi.

 




 

 

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