di Giovanni Rosciglione
Come nelle grandi famiglie, ci sono alti e bassi. Ci sono giorni di festa e giorni bui. Una politica improvvida, che ha ceduto al populismo, ha causato la Brexit. E come si fa a vivere, senza Shakespeare, senza i Beatles, senza Turner, senza Joyce? Che famiglia sarebbe, questa?
E come potremmo chiamarla Patria se a governare in questo piccolo paesino, che dall’alto del satellite vediamo pieno di luci e di fervore, se in Francia avesse avuto la meglio il fascismo, i nipotini di Pétain? Addio a Voltaire, addio a Monet, al Crazy Horse, al Can Can, a Platini, a Yves Montand, addio a YSL.
Che famiglia sarebbe questa?
E se in Italia prevalesse la sovranità dei cavernicoli razzisti? La famiglia dovrebbe rinunciare a Virgilio, Benedetto Croce, Fellini e Moana Pozzi. A Modugno e a De Andrè. Addio a Flaiano e Totò. A Dante, a Leopardi e ai nostri piccoli artigiani.
Che famiglia sarebbe? È facile amare una famiglia Europa come la vorremmo noi e come la sogniamo. È facile. Ma è fragile e giovane l’Europa, dobbiamo averne cura. Dobbiamo tutti dare qualcosa.
Festeggiamo oggi, in Europa, la fine della seconda guerra mondiale, e domani la Festa dell’Europa, o Giorno Europeo. Ricordiamoci i settanta anni di pace, ma non dimentichiamo che la pace si coltiva e si difende. Non ce la regalano.
Difetti? Ritardi? Errori? Si. Proprio oggi ho ascoltato Ugo Tramballi azzeccare il rifacimento della famosa frase di Churchill sui difetti della democrazia e adattarla all’Europa: l’entità politica ed economica più confusa e piena di difetti del mondo, ad eccezione di tutte le altre…
Miglioriamola, ma stiamoci dentro. E’ la nostra famiglia. Ed è il punto di equilibrio del mondo intero. Da millenni.
Festa dell’Europa a Palermo: Piazza Verdi, 9 maggio 2017
Martedì 9 maggio, a Piazza Verdi, sarà allestita l’area attrezzata che dalla mattina accoglierà le scuole superiori per la Festa dell’Europa. A partire dalle ore 14.30 l’evento sarà aperto al pubblico interessato.