di Giovanni Rosciglione
Molti anni fa – 1994 – il compianto, e rimpianto, Giorgio Gaber cantava una canzone che continua ad essere messianica per chi fa politica e non solo, giovani e vecchi: “Destra-Sinistra”, che potrete risentire nel video in fondo a questo articolo:
Ricordate?
“Una bella minestrina è di destra
Il minestrone è sempre di sinistra
Tutti i film che fanno oggi son di destra
Se annoiano son di sinistra. “
Pensate, per Gaber, anche la Nutella 23 anni fa era di sinistra (Greenpeace non aveva ancora classificato l’olio di palma come “olio al servizio dei capitalcolonialisti”), mentre la minestrina era pure di sinistra, oggi che tutti sanno che è il piatto preferito da Roberto Speranza.
Oppure:
“I blue-jeans che sono un segno di sinistra
Con la giacca vanno verso destra
Il concerto nello stadio è di sinistra
I prezzi sono un po’ di destra.”
I blue jeans di sinistra? Quando oggi un certo Cavalli li strappa, li fa a pezzi, vi incolla un po’ di coriandoli e te li vende a 180 euro…
Ma il fatto è che, ancora oggi, alcuni “fatti a politici” sono convinti che quel catalogo sia attuale.
Invece, non lo era neanche per il grande cantautore, che aveva scritto il testo proprio per prendere in giro i tic della sinistra e della destra, in anni in cui la maggioranza degli intellettuali non aveva capito che l’analisi della società andava rinnovata, le ideologie erano scomparse per sempre e nel mondo sviluppato cominciava e fare capolino un vento reazionario e populista, un vento pesante come il fiato di un ubriaco.
Scherzava Giorgio, con quell’umorismo melanconico che lo distingueva.
Capiva che:
“Tutti noi ce la prendiamo con la storia
Ma io dico che la colpa è nostra
E’ evidente che la gente è poco seria
Quando parla di sinistra o destra…
…………….
…………..
Destra, sinistra
BASTA!”
Così finisce la canzone.
Ma non finisce invece nemmeno oggi, anche nella nostra Palermo, la diatriba su la destra e la sinistra.
Per esempio, il serrato dibattito che già riempie pagine di notizie cartacee e virtuali sulle liste per il consiglio comunale e il fastidioso chiacchiericcio su quel nome o sull’altro, per giudicarne l’appartenenza e con questo giudicare la coerenza con il candidato a Sindaco. E siamo ancora all’inizio della campagna elettorale e pochissime sono le liste completate.
Ora, secondo scienza, questo sarebbe un criterio incongruo per giudicare il candidato a membro del Consiglio Comunale. Nel senso che, essendo un’elezione amministrativa, la coerenza va valutata solo sull’adesione al Progetto che il Sindaco propone agli elettori, ai valori della persona dello stesso Sindaco, che non dovrà svolgere una funzione legislativa o di indirizzo di politica generale, ma Amministrare la città sulla base del suo Programma.
Questo non retrocede certo l’importanza della funzione di Sindaco, soprattutto in una grande città, ma ne definisce il confine operativo della sua politica.
E certamente anche per i candidati è importante che si valutino i pregi, i difetti e le competenze. Per esempio, spia di una mortificante decadenza di cultura politica, ci sono già le prime avvisaglie di una ridicola tendenza dinastica nei nomi che compaiono. E questo è prova che per molti la politica è diventato un mestiere modesto, che annuncia un’ulteriore difficoltà ad un vero rinnovamento culturale avendo così bluffato su quello generazionale.
Quindi nulla da dire se un candidato proviene dai sansepolcristi o da un centro sociale; valutiamo tutto, ma il criterio ideologico non è utilizzabile in questo caso.
Quel candidato a consigliere deve essere giudicato per le sue qualità e per la sincerità della sua adesione al programma del Sindaco, che è Istituzione monocratica amministrativa.
Ma – e qui capirete perché lo sottolineo – questa regola deve valere per tutti. Per tutti i sostenitori di questo o quel candidato a Sindaco, perché la valutazione di quest’ultimo sarà la sua credibilità sul programma e sulla sua vera coerenza sul necessario rinnovamento per una città stremata e negletta.
Per tutti.
Se no, come diceva Gaber:
“ … La gente è poco seria, quando parla di destra o di sinistra”.
https://youtu.be/ubKNXXwRnOY
Foto di Giorgio Gaber in copertina tratta da Wikipedia. Di sconosciuto – Milano Today, aprile 2013; Anche:http://www.estense.com/?p=308044, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4508382
Foto di Lenin nel testo tratta da Wikipedia. By Goldshtein G. – http://jakutsevich.ru/iso/fotografii-lenina-grigoriya-goldshtejna/, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47798993