
di Vincenzo Pino
Torniamo alla nostra rassegna dei sondaggi che pubblichiamo dopo la esposizione di quello del Lunedì del Tg La7.

E stavolta lo abbiamo interpolato con quello di Porta a Porta del 10 ottobre per verificare se vi fossero tendenze significative ed omogenee da rilevare. Questo aspetto riguarda certamente il Pd.
Il Pd, in forte perdita, infatti va sotto il 20% nella media dei sondaggi. Con una perdita rispettivamente dello 0,6% e dell’1% rilevata dai due istituti. Che lo si stabilizzerebbe così al 19,2% di media.
E ancora non sono stati rilevati gli effetti delle dichiarazioni di Zingaretti a favore della giunta Raggi che non depongono bene per il Pd.
Italia Viva oscilla al 5,6%. Appare stabile nel sondaggio Swg, con una lieve perdita, ma conferma il sorpasso su Forza Italia nell’ultima settimana.
Mentre Italia Viva appare in fortissima crescita nel sondaggio di Porta a Porta e balza nel giro di due settimane dal 4,5% al 6%.

Da segnalare, infine, l’andamento oscillante della Lega, che troviamo in crescita per Swg e in perdita per l’Istituto Noto.
Saranno gli effetti della discussione su Quota 100 che la premierebbero in questi giorni. Elemento che il sondaggio più recente Swg di ieri avrebbe intercettato a differenza di quello del professor Noto del 10 ottobre.
In crescita nella rilevazione Swg sia Forza Italia sia Fratelli d’Italia che sommato a quello della Lega, determina un rilevante vantaggio ora del centro destra sul centro sinistra In questa coalizione, infatti, tutte le formazioni , ad eccezione, di +Europa, sono date in calo.
I sondaggi in Umbria
A due settimane dal voto in Umbria le posizioni sembrano abbastanza delineate. Il centro destra sarebbe avanti di quasi dieci, rispetto alla coalizione civica Pd-M5S.

Lo rileva Swg per il Messaggero. Che fissa il punto di oscillazione della forchetta dei due schieramenti al 51,5% per il centro destra e al 42% per lo schieramento civico Pd-M5s.
A questo sondaggio se ne contrapporrebbe un altro di Ixé. L’istituto che cura i sondaggi per Cartabanca che darebbe in vantaggio il centro sinistra.
Ma com’è ben noto, i sondaggi di Cartabianca non sono credibili come ha annoverato anche Termometro Politico che classifica questi sondaggi come minority report. Cioè quelli che si distaccano maggiormente dalla media di tutti gli altri.
Insomma Cartabianca sembrerebbe più che un talk show, l’agenzia di stampa del Pd. Con un’attendibilità bassissima come rilevato. E come dimostra peraltro l’audience della trasmissione.