di Gabriele Bonafede
Come nella favola di Andersen “I vestiti dell’imperatore” , il governo del Regno Unito presieduto da Boris Johnson è nudo. Incapace di vedere che il suo programma con la Brexit in testa è una presa in giro.
Un programma irrealizzabile, sia nelle intenzioni che nella sostanza. Non avendo la maggioranza per una Brexit no-deal, mentre l’orologio gira e gli spazi diventano sempre più ristretti, finirebbe per arrivare alla Brexit senza alcun accordo. Il che rende irrealizzabile tutte le altre parti del programma.
La regina Elisabetta ha parlato, chiamata dal governo di Boris Johnson a esprimersi nel cosiddetto “Queen’s speech”, discorso della regina.
Il sovrano del Regno Unito, re o regina, non può fare altro in queste occasioni che ribadire il programma del governo in carica. E ripercorrere le cose che farà.
Un programma centrato sulla Brexit e poi su un grande piano di spese. Piano di spese irrealizzabile, se viene attuata la stessa Brexit. Gran parte dei sudditi della graziosa regina non vuole più la Brexit. Ma il governo non vuole vedere questo semplice fatto. Infatti, questo governo non ha molte probabilità di fare ciò che ha invitato a far dire alla regina.
L’esecutivo non ha la maggioranza. Ma ancora una volta Johnson fa finta di non vedere perché, nelle sue intenzioni, non vuole fare la figura dello sciocco. Esattamente come fanno re e cortigiani nella favola di Andersen.
I cosiddetti “Brexiteers”, cioè i sostenitori della Brexit, sanno perfettamente che non sono più maggioranza nel Paese, tanto meno per una Brexit No-Deal che si avvicina sempre più. Ma non volendo fare la figura degli sciocchi, continuano a essere convinti che siano la maggioranza.
Sempre i “Brexiteers”, sanno ormai chiaramente che la Brexit è un disastro economico e sociale, ma fanno finta di non vedere.
Il Regno è nudo. E l’opulenta cerimonia d’altri tempi alla quale è stata costretta la regina Elisabetta, testimonia che il Regno Unito è veramente nudo. Nudo, di fronte alla propria incapacità a tenersi insieme, lacerato da una questione irrisolvibile e per la quale in troppi fanno finta di non vederne i trasparenti vestiti.
Nudo, di fronte al mondo, il Regno Unito rischia la catastrofe provocata da se stesso. Il Regno è nudo quando va a negoziare, in queste due ultime settimane, con l’Unione Europea: senza niente in mano se non la minaccia della propria, nuda, catastrofe economica, politica e sociale.
L’unica via d’uscita è capire che i comodi e convenienti vestiti da membro dell’Unione Europea sono quelli che non lo renderebbero nudo. L’unica maniera per non arrivare alla catastrofe è dunque quella di revocare l’articolo 50, ossia cancellare con un semplice decreto la trasparente pagliacciata della Brexit.