
di Giovanni Rosciglione
Non penso sia una bizzarra esclusiva della politica palermitana.
Sono certo che nelle liste di coalizione che appoggiano un Premier, un Sindaco, un Governatore dal nome famoso e con molte probabilità di vittoria, dovunque si usi imbucare un omonimo, che, senza disturbare il Capo, porti a quella lista qualche voto in più. I voti degli elettori meno informati e più fidelizzati su quel nome.

Ci saranno dunque gli Alessandro De Magistris a Napoli, le Eufemia Raggi a Roma, i Saro Orlando a Catania e così via.
Ma la storia del buon Totò Orlando a Palermo è particolare.
Scoperto come omonimo portavoti nel 2002 dai Democratici di Sinistra di Palermo (lui era consigliere comunale a Corleone) nelle elezioni a Sindaco con candidato a Sindaco Leoluca Orlando, arraffa un centinaio di voti (da perfetto sconosciuto), ma non viene eletto.
Riprova nel 2007 con Italia dei Valori – allora il Partito del Sindaco – e, con qualche voto in più, viene eletto consigliere a Palazzo delle Aquile.
Viene rieletto con 1408 voti nelle successive elezioni del 2012 sempre in IDV e diventa Presidente del Consiglio Comunale.

Quest’anno viene ancora rieletto nel Movimento 139, che – non si è mai capito se è ironico verso il nostro attuale Sindaco – è l’articolo della Costituzione che esclude il ritorno alla monarchia in Italia.
Da un mese, tra i tanti problemi e i ritardi del Consiglio, si ipotizza una sua rielezione a Presidente. Carica che, con grande ed umile disponibilità. Totò sarebbe pronto ad accettare.
In fondo è una Carica da soli 68.000 euro annui, più Fondi per la Presidenza, Ufficio con personale, Auto con autista e benefit vari e caffè pagato.
Non voglio infierire e, per essere più chiari, mi limito a invitarvi a visitare il suo Profilo Facebook (foto in alto a destra). Avrà qualche difetto, ma non certo l’esibizionismo…
Che dirvi? La nomina è legittimamente prerogativa della maggioranza democraticamente conquistata da Leoluca Orlando.

E tuttavia, pare che ancora l’accordo balli c’è maretta nella maggioranza. Ieri leggo che Giusto (Che) Catania, leader di Sinistra e Assessori in Comune, propone l’ex Assessore Barbara Evola.
Ho un po’ seguito la sua attività. E’ una donna (e per me questo è titolo di preferenza), conosce i meccanismi interni, è giovane.
Secondo me dovrebbe essere lei il Presidente (o – boldrinianamente Presidenta) -. Sarebbe una bella innovazione.
“Ma come? – mi diranno – tu che sei d’accordo con i comunisti?”. Beh, da tempo io in politica approvo le cose buone. Chiunque le faccia.
E poi, si diventa antipatici ad avere troppo spesso ragione!
Sempre intelligente e carico di quell’ironia che solo chi ha le carte in regola può permettersi