di Vincenzo Pino
Il sondaggio del lunedì di Swg-La7 conferma gli andamenti generali che descrivono il ridimensionamento della Lega, il precipizio dei Cinquestelle e la tenuta del Pd.
E del balzo che fa Italia Viva, aspetto su cui ci concentreremo prevalentemente.
A questo proposito eravamo stati buoni profeti la settimana passata quando avevamo affermato che il calo rilevato del TgLa7 di Italia Viva non era del tutto convincente.
E ora sembra che i sondaggisti di Swg abbiano riportato Italia Viva ad attestarsi ben sopra del 5%, superando Forza Italia. Si tratta di un balzo in avanti che va oltre le aspettative.
Parabola ascendente di sondaggio in sondaggio
D’altra parte, nella settimana passata tutti i sondaggi da Piazza Pulita, ad Agorà, a Cartabianca, a Termometro politico descrivevano la parabola ascendente di Italia Viva. Alla fine, il sondaggio del Lunedì di La7, ha confermato la tendenza.
A distanza di venti giorni dalla formazione del nuovo soggetto politico, e dall’esame comparato dei vari istituti di rilevazione, si è in grado di analizzare i loro comportamenti. Si può vedere facilmente la valenza politica che hanno affidato ai sondaggi per cercare di orientare la pubblica opinione.
E nella fase fluida di formazione di un nuovo quadro politico quest’operazione si presenta più semplice e politicamente ghiotta.
Esaminiamo alcuni comportamenti che sembrano strategicamente orientati.
Il sondaggio Cartabianca
L’asse Cartabianca Repubblica. I sondaggi di Cartabianca sono stati immediatamente rilanciati sulla prima pagina di Repubblica, a differenza di tutti gli altri. E hanno dato loro un risalto notevole che fa pensare ad un’azione quanto meno convergente, se non coordinata.
Sono quelli che danno attualmente il valore più basso ad Italia Viva, il 3,9%. E sono anche quelli che danno un consenso al Pd esattamente eguale a quello precedente alla scissione, 21,6%.
L’assunto di questi sondaggi era ed è che la scissione era assolutamente ininfluente sulla tenuta del Pd mentre la media degli istituti di rilevazione ne segnalava una perdita media del 2,8%.
Su questa stessa linea di Cartabianca si colloca il recente sondaggio Demos di Repubblica che conferma il 3,9% a Italia viva, una coincidenza al millesimo, che stranezza.
Mentre almeno riconosce una perdita da scissione al Pd pari al 3%. Un colpo alla botte e uno al cerchio, si potrebbe commentare.
Le altre strategie di presentazione
Il filone Cairo Corriere della Sera e La7. Qui i sondaggi, sin dal primo momento, hanno proiettato Italia Viva attorno al 5%. Demopolis sul Corriere della Sera, Swg per TgLa7, Index Research a Piazza Pulita per citarne i più significativi.
I sondaggisti di “Porta a Porta”. Anche questo asse costituito dalla Ghisleri e da Noto ha testato costantemente Italia Viva al 5%.
Il filone confindustriale. Un altro scostamento significativo dal dato medio del 5%, lo ha registrato il sondaggio Winpoll del Sole 24 Ore che ha collocato Italia Viva al 6,4%.
Gruppo rete Mediaset. Qui i sondaggi di Tecnè hanno costantemente cercato di aumentare i consensi di Forza Italia che risulta sopravvalutata mediamente del 2% rispetto alla media degli altri istituti. Il tentativo disperato di questo istituto è di dimostrare che Forza Italia sopravanza Fratelli d’Italia e alla luce del confronto con tutte le altre rilevazioni, l’operazione è evidente.
Sulla base di queste informazioni, ognuno è in grado di farsi un’idea sui sondaggi.
Fate 1 sondaggio al giorno e ognuno di essi ha valore pressochè nullo. A dirlo è la storia delle passate elezioni.