Non solo i Cinque Stelle, ma anche i sovranisti polacchi ed ungheresi hanno votato a favore della nuova Presidente della Commissione europea. E Conte parte al contrattacco
di Vincenzo Pino
“Il governo italiano esce frantumato dal confronto dell’Europa” chiosa Marcello Sorgi sulla Stampa, commentando l’elezione di David Sassoli e Ursula Von der Leyen (nella foto).
E in effetti è quasi una fotografia dell’accaduto. Occorre dire che in questo quadretto chi ci ha rimesso quasi tutto sul piano internazionale è la Lega che ha perduto su tutto il fronte europeo.
Non solo i Cinque Stelle, ma anche i sovranisti polacchi ed ungheresi hanno infatti votato a favore della nuova Presidente della Commissione.
Rendendo evidente l’isolamento in cui la Lega si è cacciata sul piano internazionale, sia pure con un progresso nei sondaggi in Italia.
Europa niet
La nemesi storica ha voluto che la strategia filoputiniana di Salvini nello scontro con la Ue si incrociasse con le note vicende dei suoi collaboratori più stretti che trattavano finanziamenti illeciti coi russi per essere maggiormente determinante nelle recenti elezioni europee. E che facevano bella mostra di sé a Roma nella recente visita di Putin.
E sarà sicuramente il leit motiv che animerà il confronto/scontro nelle prossime settimane tra gli alleati di governo.
Conte ha cercato di intessere una trattativa coi leader europei sui contenuti programmatici che si sono evidenziati nel discorso di investitura di David Sassoli e della von der Leyen. e con l’apertura sulle questioni dei migranti e anche la proposta di un salario minimo europeo.
Invece, Salvini ha puntato tutto sul fallimento e sulla rottura di qualsiasi punto di intesa a livello europeo. Una posizione, com’è facile comprendere perdente e di netta contrapposizione con quella del Presidente del Consiglio oggi illustrata dallo stesso premier in una lettera a Repubblica.
Conte e Salvini scontro al calor bianco nel governo italiano
Questo ulteriore scontro tra Conte e Salvini ha logorato qualsiasi rapporto tra i due. Se solo si pensa che proprio in queste ultime settimane Salvini ha sferrato un attacco politico al Presidente del Consiglio volto a delegittimarne il ruolo.
In questo contesto, la convocazione delle parti sociali per la predisposizione della manovra economica 2020 è stato l’apice. Per giunta presentando al tavolo della sua delegazione quel Siri del quale Conte aveva preteso l’allontanamento dal governo.
Uno sberleffo triplo quello di Salvini a Conte, sul piano europeo come detto, sul piano politico interno e su quello personale come evidenziato. Realizzato, e questa è la follia, in un momento di particolare debolezza per l’emergere del cosiddetto Russia gate.
L’immagine cioè di un giocatore di poker che dopo aver perduto una serie di piatti rilancia disperatamente senza carte in mano: un bluff di cui ormai si accorgono tutti.
Dal poker agli scacchi, la “mossa del cavallo” che rimette il governo italiano in discussione
Il rilancio era la crisi di governo e le elezioni anticipate, prospettiva che sembrava dovesse atterrire i sodali di governo. E se la operazione sembrava potesse riuscire nei confronti di Di Maio si è bloccata di fronte al muro oppostogli da Conte.
Che con la mossa del cavallo ha convenuto con la opposizione democratica la necessità di un chiarimento in Parlamento della linea di governo su quanto emerso politicamente sulla vicenda russa lasciando Salvini in braghe di tela, incerto se presentarsi anche lui per difendersi.
Ma la sua linea difensiva annaspa nella melma dei comportamenti dei suoi più stretti collaboratori colti con le mani nella marmellata sia all’Hotel Metropol di Mosca che nella cena romana in onore di Putin.
Insomma sembra che la minaccia di elezioni anticipate non regga più e che i rumors giornalistici descrivano ora un Salvini terrorizzato dalla possibilità di un cambio di alleanze dei cinque stelle a favore del Pd.
È l’oscillazione tipica del delirio di onnipotenza che si sa è fortemente intrecciata con il complesso di persecuzione. Com’è evidente dal commento che ha fatto sul ritrovamento recente degli arsenali neonazisti.
“Volevano colpire me” ha detto Salvini. Cioè il loro capitano e comandante in capo, il loro riferimento razzista, maschilista, amante delle armi. Quello che sgombera tutti con la ruspa ad eccezione dei fortilizi occupati da Casa Pound.
Sui temi trattati vedi :
Le amnesie di Salvini sul caso Russia
Putin usa Salvini per distruggere l’Italia e l’Europa