L’intervista al Financial Time chiarisce ulteriormente la strategia russa di attacco all’UE, utilizzando l’Italia leghista per portare insicurezza e recessione
di Vincenzo Pino
Quello che poteva sembrare un disegno occulto negli anni passati è diventato scenario reale. Ha provveduto Putin, con l’intervista al Financial Time a declinarlo chiaramente nei suoi contenuti, nei suoi passaggi e nei suoi protagonisti.
Non a caso proprio alla vigilia del bilaterale con Trump al G20 di Osaka.
Il Presidente russo sostiene nell’intervista citata che i “valori liberali sono superati ed in conflitto con gli interessi della grande maggioranza della popolazione“.
Il corollario di tutto questo si invererebbe in stati non più multietnici e multiculturali ma permeati da chiusure identitarie e nazionalistiche.
La conseguenza operativa sarebbe la chiusura ai processi migratori visti come contraddittori rispetto a questo disegno di restaurazione identitaria.
E questo suona come musica per le orecchie di Trump che come si sa su questo terreno, come si sa, ci va a nozze.
I muri ai confini, i dazi sulle merci, le sanzioni: tutto quello che ha permesso lo sviluppo delle economie liberali ed i processi di pace in questi decenni verrebbe bloccato.
L’attacco di Putin alla Ue
Ed è ricostruendo questo scenario che si capisce l’attacco alla Ue che invece rappresenta il contraltare delle politiche di questo tipo.
Un contesto geo politico privo degli storici conflitti del novecento, che rappresenta in qualche modo un riferimento per le politiche migratorie anche in tempi recentissimi.
Si pensi soltanto al milione di profughi siriani accolti dalla Germania recentemente, si pensi ancora al fatto che quote significative della popolazione europea residente è rappresentata da stranieri.
Come si sa poi l’Italia è tra i paesi che accoglie meno migranti e se si va ad approfondire questo dato ulteriormente si vedrà che buona parte di questi sono europei e di religione cristiana.
Nessun pericolo di sostituzione etnica o religiosa da combattere col crocifisso quanto invece propaganda di bassa lega, contro un pericolo inesistente di invasione musulmana.
Eppure Salvini agita questo tema e lo esaspera, agitando motivi di sovranità, di salvaguardia di confini.
Ma dopo le esternazioni di Putin le sue mosse appaiono più chiare ed interpretabili. Lui è l’uomo prescelto assieme ad Orban per portare avanti il disegno di distruzione dell’Europa e della costruzione di stati nazionali isolati e deboli al servizio del proposto neo bipolarismo di Putin e di Trump.
Le Sea Watch, i mini bot, il disprezzo per la stabilità finanziaria, gli attacchi di volta in volta contro Francia, Germania ed Olanda vanno tutti in questa direzione.
Anche i cinque stelle erano affascinati da questa prospettiva illiberale,con la proposizione della democrazia referendaria da web, con il “governo dei cittadini” e la conseguente soppressione del l’equilibrio dei poteri costituzionali.
E con il conseguente attacco insieme alla Lega all’Europa.
Non a caso i cinque stelle hanno fatto parte del gruppo parlamentare di Farage nella passata legislatura europea.
La vicenda Sea Watch
Ed ancora la predisposizione di una legislazione nazionale che contraddica in qualche modo, non solo la Costituzione, ma anche il rispetto dei trattati internazionali che sempre secondo la Costituzione hanno prevalenza giuridica sulle leggi nazionali.
Questo è avvenuto col decreto sicurezza bis per cui nella vicenda Sea Watch i profili giuridici vigenti danno ragione alla comandante della nave della Ong come testimoniano giuristi ed esperti su Repubblica.
O quanto Giancarlo Carofiglio ribadisce sulla non perseguibilità penale del comandante in ragione di decisioni adottate da stato di necessità e di pericolo per la propria vita e di quella di altri.
Ma ora questo scettro, come tutti gli indirizzi di politica di governo, l’hanno lasciato in mano a Salvini.
Ed ora i cinque stelle non solo riescono ad essere ininfluenti sulla vicenda che oggi è all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. ma nel frattempo vagano come randagi nel ricercare nuovi alleati in Europa con oscillazioni da otto volante.
Prima verso i liberali ed ora verso l’estrema sinistra non disponibile ad accoglierli nel proprio gruppo parlamentare perché sono al governo italiano con una forza espressamente di destra e xenofoba. E questa vicenda li isolerà sempre più.
Per le fonti e l’approfondimento di quanto qui descritto, vedi:
Sole 24 Ore : Sui migranti Putin in sintonia con Salvini e Trump .
Repubblica 30 Giugno 2019: Ma la legge internazionale dà ragione alla comandante
Maredolce: Ecco perché da un punto di vista legale ha ragione la Sea Watch