di Matteo Cazzulani
I ragazzi di coach Radonjić alla prima sconfitta stagionale nel derby di Belgrado, che non intacca il primo posto ma rende chiaro che la Lega Adriatica è un campionato aperto. Per la compagine di coach Džikić si tratta, invece, della conferma di essere l’unica squadra in grado di contrastare la capolista.
Un no-look a mulinello di Hatcher a servire Birčević, che, prontamente, scarica sul lato a Marinković, che trasforma da tre. Questa e l’azione che ha deciso il derby di Belgrado tra Partizan e Crvena Zvezda, una partita al vertice della Lega Adriatica di basket, il campionato che raccoglie il meglio della pallacanestro jugoslava.
Una vittoria, quella del Partizan, frutto di una prestazione intensa fatta di piccoli strappi e giocate punto a punto, fino al break finale propiziato da un’azione da cineteca. A determinare la sconfitta, per lo meno sul piano morale, sono i cinque falli tecnici fischiati alla Crvena Zvezda, specchio di una gara intensa giocata ad alto ritmo fino alla fine.
La partita inizia con la Crvena Zvezda a comandare grazie al gioco interno, con l’ala forte Luka Mitrović in grande spolvero, e l’altra ala forte Milko Bjelica che carica la difesa del Partizan di falli. Pronta, da parte bianconera, è la risposta fatta di gioco perimetrale, come da tradizione per i ragazzi di coach Alexandr Džikić: il play Branislav Ratkovica prima e la guardia Jamont Gordon poi infilano due triple che portano i padroni di casa a chiudere il primo quarto sul 21 a 17.
A caratterizzare il secondo quarto del derby di Belgrado è l’avvio di una girandola di tecnici a carico della Crvena Zvezda, con il coach, Dejan Radonjić, ad aprire la serie a causa di continue e vivaci proteste. Ciò nonostante, i biancorossi non si scoraggiano, con il play Marko Gudurić ad innescare il centro Ognjen Kuzmić nel gioco interno e a finalizzare da tre quando necessario, portando, così, le due squadre alla parità sul risultato di 46 pari.
Il terzo quarto si svolge all’insegna del secondo, con ripetuti tecnici fischiati alla Crvena Zvezda -due dei quali al solo Marko Simonović, costretto ad abbandonare la partita- e un paio di falli antisportivi fischiati al Partizan. Guidata dalla guardia Charles Jenkins e da un Milko Bjelica che, come spesso accade, si scopre cecchino dall’arco, la Crvena Zvezda chiude il quarto avanti sul 67 a 72.
L’impressione secondo la quale la Crvena Zvezda si stia avviando verso la ventunesima vittoria consecutiva nella Lega Adriatica, mantenendo così l’imbattibilità stagionale, viene tuttavia smentita da un Partizan che non si abbandona d’animo. I bianconeri sfruttano ulteriori tecnici fischiati a Mitrović e all’ala forte Deon Thomson e, trascinati da Capitan Novica Veličković in post basso, prima impattano e, poi, mettono il naso avanti con l’azione confezionata dal play William Hatcher e dall’ala forte Stefan Birčević, finalizzata dal play Vanja Marinković, descritta in apertura. A chiudere i conti, dopo una tentata rimonta dei biancorossi, è Hatcher, con una tripla messa a segno successivamente all’ennesimo fallo tecnico fischiato alla Crvena Zvezda.
Per la Crvena Zvezda, la sconfitta rappresenta la prima caduta stagionale che, per questo, non intacca il primato nella classifica della Lega Adriatica, nella quale la compagine di coach Radonjić ha dominato sin dall’inizio. A provocare la sconfitta dei biancorossi, oltre alla caduta di concentrazione nel finale, è stata la scarsa prestazione di Marko Simonović, esterno di solito capace di fare la differenza nelle partite che contano.
Per il Partizan, la vittoria nel derby significa il consolidamento al secondo posto in classifica, nonché la patente di unica squadra della Lega Adriatica capace di battere la Crvena Zvezda: in un campionato che sarà deciso da playoff e finale, i ragazzi di coach Džikić hanno chiarito come la competizione sia aperta, a prescindere dalle prestazioni da corazzata della Crvena Zvezda nella stagione regolare.
Cedevita e Budućnost vedono i playoff, Krka Novo Mesto e Zadar lottano per la salvezza
Dietro a Crvena Zvezda e Partizan, la classifica della Lega Adriatica vede il Cedevita di Zagabria e il Budućnost di Podgorica quasi sicuri dei playoff, con Cibona Zagrabria e Union Olimpija Lublijana troppo indietro per potere insediare, per lo meno nel breve periodo, la parte alta della classifica.
Per quanto riguarda la zona retrocessione, il Krka Novo Mesto e il Lega Leks si giocano la lotta per evitare l’ultimo posto con Zadar, Mornar Bar e MZT Skopije.
@MatteoCazzulani
Foto in copertina e nel testo tratte dal profilo twitter della Lega Adriatica di Basket.