di Gabriele Bonafede
Con Sempre Domenica del Controcanto Collettivo si aperta ieri la rassegna 70/30 del Teatro Biondo di Palermo dedicata a giovani attori e registi.
Così ha presentato Roberto Giambrone, curatore dell’iniziativa, la rassegna sul “teatro che verrà” ideata da Roberto Alajmo: “Il comune denominatore dei lavori scelti, condiviso con buona parte delle proposte giunte al Biondo, è il disagio delle nuove generazioni di fronte alla complessità e alla violenza del contemporaneo, che esige prestazioni sempre più dure a fronte di un incerto e cupo futuro. I giovani autori, registi e attori portano in scena la loro rabbia, il disagio, ma anche i desideri e le speranze, liberandole come in un rituale catartico.”
E così la regia ha presentato il primo spettacolo (in replica oggi): “Sempre domenica è un coro di anime, una sinfonia di destini, ma è soprattutto un canto d’amore per gli esseri umani, per chi rimane, fremente eppure inchiodato nell’immobilità di una condizione che una tenace ideologia ci fa credere, da secoli, non tanto la migliore quanto l’unica possibile.”
Grande aspettativa dunque, non solo per i temi, ma per questa “prima della prima” di un ciclo dedicato ai giovani. Che pone in primo piano il nuovo corso del Biondo a guida Roberto Alajmo annunciato tre anni fa dal motto “togliamo un poco di polvere”, ossia (o anche): apriamo maggiormente ai giovani.
Motto perseguito da tre anni sul piano delle scelte, ma mai come adesso anche sul piano delle iniziative espressamente dedicate: un pezzo della stagione che toglie polvere ed apre alla ricerca con le nuove generazioni, con i “nostri figli”.
La rassegna 70/30 questo fa, decisamente. E lo fa, grazie a un grande impegno in un momento “topico” del Biondo di Palermo, con le difficoltà attraversate nell’estate 2016.
Dunque, doppio interesse, perché di fatto sono proprio i giovani, in punta di piedi, ad aprire la stagione 2016-2017 con Sempre Domenica. Non a caso, ad accogliere in prima fila della sala Strehler gli artisti del “Controcanto Collettivo”, i vertici del Teatro Biondo, Roberto Alajmo ed Emma Dante.
E lo spettacolo è stato anche più interessante della già intrigante presentazione. Non solo per una qualità intrinseca dei sei giovani attori (Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, tutti tra i 20 e i 27 anni), ma soprattutto per la concreta, quasi neorealista, rappresentazione del futuro percepito dai nostri figli.
Se non c’è il mondo da “cinema neorealista” della disperazione, e tanto meno le riprese “esterne” che però si possono immaginare grazie alla interpretazione per nulla acerba, c’è certamente lo zoom corale sulla condizione lavorativa di chi ce la fa a stento, oggi.
Intreccio di storie del quotidiano nel lavoro, nell’amicizia, nelle relazioni: storie di trentenni e quarantenni visti dai ventenni. C’è quella comunicazione sottilmente psicologica che non può non far riflettere.
Merito del testo, ma non solo. È infatti quasi esclusivamente al testo e alla capacità attoriale che si affida la regia di Clara Sancricca: i giovani attori stanno sempre seduti, muovendo solo la parte superiore del corpo per tutto lo spettacolo. Dando dunque maggiore spessore a testo e interpretazione verbale, rinunciando quasi completamente al movimento in scena se non nella mimica facciale e gestuale.
Compito difficile, ma ben superato dai nostri “figli”. E a ben pensarci, perfettamente in linea con le sfide di fondo che ahimè, noi vecchietti lasciamo proprio a loro: un mondo statico, da cui scappare è molto difficile, nel quale le dinamiche, di questo vecchio e polveroso Paese, rimangono sempre le stesse. E loro, i nostri figli, lo sanno.
E sanno anche come rappresentarlo a teatro. Eccome.
Lo spettacolo sarà replicato stasera (domenica 2 ottobre) alle 21.00 alla Sala Strehler, Teatro Biondo di Palermo.
Sempre domenica
di Controcanto Collettivo
regia Clara Sancricca
con Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio,
Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero
Compagnia Controcanto Collettivo (Roma)