di Stefania Munafò
Riguardo alle ZTL-Palermo, l’amministrazione di Orlando sostiene di essere stata in sintonia con il TAR. Questo è un parallelismo assurdo e paradossale.
Questa amministrazione ha ‘toppato’ su tutti i fronti, non ultimi proprio i disagi causati ai cittadini per le lunghe code e attese per il rilascio del pass-ZTL. Adesso Orlando vorrebbe perfino essere ringraziato per il rinvio. Era il minimo, perché questa amministrazione non è stata in grado di fornire un servizio in tempi accettabili e non si può certo equiparare la decisione del TAR con il rinvio deciso dall’amministrazione.
Ma quale svolta culturale epocale, quale cambiamento culturale, quale democrazia invoca Orlando? La sua è dittatura pura.
I palermitani meritano ascolto e rispetto. Nessuno è contro le ZTL in se stesse. Ma vogliamo un provvedimento assunto con tutti i crismi. Servono le telecamere, e non i vigili tolti ad altri servizi. Servono le centraline per la misurazione dell’inquinamento. Serve una ZTL servita da mezzi pubblici non inquinanti in numero adeguato e organizzati razionalmente.
Le ZTL devono partire ben strutturate, nei modi e con i mezzi adeguati, e non supportate da promesse di acquisto di mezzi pubblici che chissà quando arriveranno.
Continueremo a chiedere il rispetto della Legge, l’emanazione di un regolamento in Consiglio Comunale e che gli eventuali introiti passino dal Consiglio che li dovrà destinare a misure per contrastare l’inquinamento così come previsto dalla Legge.
Il partito democratico ha lottato dal primo momento per il rispetto delle regole, è stato vicino ai cittadini e alle associazioni e di nuovo, oggi, in attesa che il TAR si pronunci, diciamo no alle tasse occulte che permettono di continuare a inquinare pagando.
L’attuazione delle ZTL non deve essere frettolosa, come è successo finora con lunghe code per pagare i pass o con l’idea di mettere i vigili urbani, già pochi per la città, a controllare i varchi di entrata al posto delle telecamere.
L’attuazione deve essere organizzata e fornita di mezzi pubblici non inquinanti e alternativi alle automobili private. E i fondi raccolti con il pagamento dei pass devono essere assegnati, dopo attenta valutazione del Consiglio Comunale, a impieghi riguardanti l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento.