
Orlando molti anni fa. Foto tratta da dagospia.com
di Stefania Munafò*
L’argomento più “caldo” di questo Natale per la città di Palermo è stato sicuramente quello delle ZTL ovvero Zone a Traffico Limitato, secondo la legge, aree urbane dove in alcune fasce orarie vengono limitati i flussi veicolari con determinate emissioni e caratteristiche strutturali. Nascono per favorire una mobilità alternativa a quella veicolare, più salubre e sicura, quasi sempre favorendo la pedonalità e la ciclabilità, controllando i livelli di inquinamento e istituendo eventuali pedaggi come deterrente e fonte di finanziamento per l’incremento del trasporto pubblico locale.
Invece a Palermo, la nuova ZTL avrà un costo di 100 Euro per ogni autovettura con l’istituzione di due ZTL previste dal Piano Generale del Traffico Urbano. Il che significa l’introduzione di un pass a pagamento e destinato agli automobilisti con determinati requisiti.

Paradossalmente però, potranno transitare all’interno delle ZTL anche i “veicoli storici “che non sono molto in regola con le norme anti-inquinamento, nonché gli autobus AMAT oramai obsoleti, che risultano essere tra i più inquinanti. Tutto ciò, nonostante sia stato approvato il progetto che prevede l’acquisto di nuovi autobus elettrici per la città di Palermo.
Ci vorranno infatti ancora alcuni mesi prima che questi nuovi autobus elettrici arrivino e vengano messi in funzione per permettere ai cittadini palermitani di spostarsi utilizzando un mezzo pubblico efficiente che consentirebbe quindi la sensibile riduzione del traffico veicolare, nonché un notevole risparmio economico per gli stessi cittadini.
Sulla ZTL occorre però specificare che tutti i proventi confluiranno nella casse dell’AMAT, questa manovra è stata approvata in extremis dal Comune di Palermo per scongiurare il pericolo di fallimento della suddetta Società Partecipata, venendo meno quindi ai principi delle ZTL, che vogliono i pedaggi propedeutici al potenziamento del servizio di trasporto pubblico e non al loro sostentamento, nonché venendo meno alle prerogative del Consiglio Comunale che ha competenza per introdurre le tariffe attraverso il regolamento per la fruizione dei servizi pubblici.
In particolare le tariffe del tram non sono mai state regolamentate né mai inserite nel bilancio di previsione dell’Ente e peraltro il collegamento tra ZTL a pagamento e tram potrebbe determinare mancate entrate fiscali del Comune, con conseguente danno Erariale.

Fondamentale per una città deve essere l’attenzione rivolta dall’Amministrazione Comunale all’annoso problema delle emissioni dei gas di scarico e dell’inquinamento dovuto alle polveri sottili che in questi giorni sta investendo altre città come Roma, Milano e Pechino.
Ma la situazione che si sta determinando nella città di Palermo è ben diversa in quanto la nuova tassa di 100 Euro che graverà sui cittadini che faranno richiesta per il nuovo pass è più un’esigenza volta a fare cassa che un provvedimento a tutela dell’ambiente e dei cittadini, che ancora una volta sono costretti a pagare per gli errori di una cattiva amministrazione comunale e che si vedranno sempre più tassati in quanto la nuova tassa per la ZTL si andrà ad aggiungere all’aumento del costo del biglietto per il parcheggio nelle zone blu ed al pagamento del costo del biglietto del tram, quindi doppia tassazione.
Tra l’altro prima di attivare in via definitiva la nuova ZTL, si dovrebbe porre attenzione al problema della viabilità palermitana non solo attraverso l’avvio delle linee tranviarie, ma anche attraverso una rimodulazione dell’intera rete bus e un collegamento tram-passante ferroviario.
Superfluo ricordare ai cittadini che questa nuova “tassa di circolazione ” si aggiunge ai già tanti sacrifici chiesti ai palermitani come l’aumento della tasi-tari-tares.
Ecco il sindaco che doveva diminuire le tasse. Il sindaco che “il sindaco lo sapeva fare”. Peraltro, il Comune di Palermo sta provvedendo all’attivazione della nuova ZTL 2 senza l’installazione delle telecamere quindi “ZTL a piacere “.

Riuscire a mettere in circolazione i nuovi autobus elettrici e prima dell’ampliamento dell’attuale rete tranviaria (altre due linee) richiederà diversi anni, rendendo quindi la città poco servita dai mezzi pubblici e rischiando di creare ancora più disagi alla viabilità, in barba alle norme europee anti-inquinamento a cui tutte le città della Comunità Europea devono attenersi.
Ora, nessuno vuole puntare il dito contro Amat (i lavoratori) ma non è più concepibile che gli errori di una cattiva amministrazione della cosa pubblica debba ricadere sempre sui palermitani.
Il tram è sicuramente un bel passo avanti per Palermo, ma non a discapito delle famiglie che ogni giorno devono lottare per arrivare a fine mese ed i cui bilanci familiari sono già risicati.
Adesso dobbiamo rimediare a questo scempio amministrativo. In qualunque maniera.
Caro Sindaco, la città ti chiede uno scatto di orgoglio. Hai dimostrato ampiamente che il sindaco non lo sai fare. E sai una cosa? Sono contenta che abbia vinto tu queste elezioni perché gli altri candidati alla fine si sarebbero giustificati per l’età e per l’inesperienza. Ma tu, tu che il sindaco lo sapevi fare, hai invece dimostrato di saper fare tutto ciò che un amministratore non doveva fare. Caro Sindaco, sei riuscito a distruggere quel ricordo che Palermo aveva di te e per cui la città ha voluto darti una possibilità. Il mio invito: vai a casa, salvaguardando quel po’ di affetto e simpatia che ancora qualcuno nutre. Evita annunci di ricandidatura e vai a casa sereno. Ammettere la sconfitta non è una sconfitta, è riconoscere i propri limiti.
*Stefania Munafò fa parte della Segreteria provinciale PD Palermo
In copertina, una foto di Leoluca Orlando sbiadita dal tempo, tratta da www.dagospia.com
Orlando è esponente storico della borghesia palermitana e fa il sindaco a nome e per conto di questa borghesia. La quale ha al suo interno la borghesia mafiosa: cosa ci si poteva aspettare da lui?