di Viviana Di Lorenzo
La XXI Conferenza sul clima si è aperta a Parigi, con un minuto di silenzio richiesto dal Segretario dell’ONU Ban Ki-Moon, in memoria delle vittime dell’attentato del 13 novembre scorso. Centocinquanta leader mondiali si sono riuniti per discutere e cercare delle soluzioni al grande problema del riscaldamento globale. Fioccano le dichiarazioni d’intenti che però finora non avrebbero portato a grandi e tangibili risultati. Sembra ormai un “rito” al quale siamo abituati.
Il presidente francese Francois Hollande ha esordito affermando: “La nostra sfida è passare da una competizione ad una collaborazione internazionale (…) Abbiamo due sfide mondiali da affrontare: la lotta al terrorismo e la lotta per salvare il pianeta”. Infatti la tematica riguardante il clima coinvolge anche la pace internazionale, in quanto secondo il presidente francese, i cambiamenti climatici possono far nascere dei conflitti in merito al controllo delle risorse naturali.
Anche Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, uno dei Paesi che inquina di più, insieme alla Cina, ha espresso la sua posizione in merito al riscaldamento globale, sottolineando come sia importante per le generazioni future, che si agisca ora, “Mettendo da parte gli interessi a breve termine” e riconoscendo la grande responsabilità dell’America, nell’aver giocato un ruolo importante nell’aumento dell’inquinamento a livello mondiale.
Secondo il segretario dell’ONU Ban Ki-Moon la possibile soluzione al problema, sarebbe quella di “controllare” il riscaldamento globale, fermandolo sotto i 2 gradi per evitare il peggioramento di situazioni già problematiche. Inoltre rivolgendosi ai Capi di Stato, ha affermato: “Il futuro del mondo è nelle vostre mani, non sono consentite indecisioni. Voi avete il potere di assicurare il benessere di questa e della prossima generazione”.
Vladimir Putin, punta su un tipo di azione che sia vincolante e che riporti ad una sorta di prolungamento ideale del protocollo di Kyoto del 1997. Ha sottolineato come la Russia sia riuscita a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas ad effetto serra, mantenendo un aumento del Pil e dimostrando che è possibile far crescere l’economia di un Paese, senza trascurare la cura e la difesa dell’ambiente.
Anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, è presente alla conferenza, e su Facebook ha espresso la sua posizione in merito affermando che: “C’è una sfida che riguarda tutti noi, il futuro del pianeta. Senza allarmismi inutili dobbiamo prendere atto che siamo ad un bivio. L’Italia vuole stare tra i protagonisti della lotta all’egoismo, dalla parte di chi sceglie valori non negoziabili come la difesa della nostra madre terra”.
L’obiettivo principale della conferenza è quello di raggiungere un accordo a livello internazionale, che limiti il riscaldamento mondiale di 2 gradi, infatti la comunità scientifica ha evidenziato come sia dannoso per la terra, che si verifichi un’ulteriore aumento delle temperature, in quanto ciò potrebbe causare gravi danni ed eventi catastrofici per il pianeta.