Da Escalation a “Escalescion”: il mantra putinista di chi aggredisce i civili e poi vuole dare la colpa proprio agli aggrediti. Uno slogan che imperversa nell’Italia infestata dai sostenitori di Putin e le sue azioni terroriste
di Umberto Boccia
«Si sfiora “l’escalescion”». «Così possiamo aumentare il rischio di “l’escalescion”». «Il Cremlino avverte che così si aumenta “l’escalescion” militare». «Facendo così l’America aumenta “l’escalescion”». Ormai è un mantra in tutti quei media che, di fatto, sostengono invece l’escalation quella vera: quella attuata dal criminale regime di Mosca.
L’escalation, quella vera messa in atto dal regime di Putin, ovvero la progressiva intensificazione di uno sforzo (militare, economico, ecc.) e il progressivo aumento di intensità o diffusione di un fenomeno è diventata a sua volta fenomeno progressivo.
Questa parola, nell’accezione di assoluta ignoranza propagandista “escalescion”, appare super inflazionata, ultimamente.
Si perché l’Italia, il Belpaese, è appunto rimasto con la mentalità del paesino. Ed allora in assenza di pitbull che azzannano (quando morde uno, iniziano a mordere anche gli altri) o tabaccherie rapinate (quando ne viene rapinata una diventa epidemia)… Dicevo in assenza di queste notiziole da portare avanti per giorni, si parla di “escalescion”.
Escalescion, la parola che fa “trend” tra chi non conosce nemmeno la geografia
Perché piace. Perché fa chic. E anche perché fa comodo a qualcuno dire escalation durante il conflitto scatenato dalla Russia. Detto che sappiamo benissimo tutti che dal 2014 la Russia ha invaso il Donbass e annesso la Crimea, e già questo è deprecabile, e dal 24 febbraio 2022 ha iniziato a bombardare città, giardini, case, infrastrutture e invaso via terra l’Ucraina. Uccidendo, torturando, depredando, masscrando di continuo e in crescendo, cioè in escalation. Appunto.
Dapprima dai suoi confini e ora si sta apprestando a farlo anche da quelli della Bielorussia dove sta ammassando truppe. E dalla quale partono i caccia bombardieri da undici mesi a questa parte a bombardare civili.
La Russia sta seminando morte, dolore e distruzione ovunque. Da un pezzo, e non solo in Ucraina dal 24 febbraio 2022.
L’esercito russo, il secondo esercito al mondo, numeri da capogiro per mezzi a disposizione per mare, terra e aria e che dispone di missili nucleari, fa guerra a un paese molto più piccolo e disarmato.
Ecco giusto una mappa a favore di chi in geografia avesse lacune. E sono in molti, in Italia.
Se l’esercito russo si ritirasse l’escalation, quella vera, finirebbe
E allora giù a parlare coi titoloni, a parlare al vuoto, a riempire le pagine quando il Presidente Zelensky chiede per il suo paese sistemi antimissili di difesa: “escalescion”. La Russia rastrella elementi per un nuovo attacco via terra in primavera e Zelensky chiede carri armati? “Escalescion!”. È tutta una “escalascion” secondo una certa parte della nostra stampa.
Ma senza dire che l’escalation in realtà l’ha messa in atto proprio la Russia. Stampa che peraltro riporta dichiarazioni degli svariati fantocci del governo russo aggressore. Quindi di per sé già in torto.
Ma ci avete mai pensato al fatto che ogni volta che avete sentito la parola “escalescion”, se l’esercito russo ritirasse le proprie truppe, smettesse di bombardare, tutta questa escalascion non ci sarebbe? Provate a pensare di avere i parenti o amici sotto attacco e che rischiano di fare la fine di questi innocenti.
E se capitasse a voi
E se capitasse a voi? E se vi bombardassero la vostra bella casina da dove teorizzate sull’escalescion o sulla necessità di pace? Se non aveste la casa e vi obbligassero a scappare in Norvegia o Finlandia “ma si dai…e dategli ‘ste regioni”, dove tornereste a vivere poi? Senza niente in mano? Senza affetti, senza niente! Il vuoto: il buco lasciato da un missile russo.
Volete che gli invasori, aggressori, stupratori, distruttori, ladri e avidi delle ricchezze del sottosuolo ucraino continuino a mietere vittime innocenti ed avanzare verso Stati confinanti? O è più giusto e sensato reprimerli e ricacciarli da dove sono venuti? Sperando che il loro popolo si svegli e ribelli contro il tiranno che li manda a morire contro l’Occidente “cattivo”. Dove però mandano i figli degli oligarchi a studiare, fanno ferie, fanno accordi commerciali, shopping e vacanze. O dove voi state belli tranquilli a parlare di “escalescion”.
In copertina, cimitero di proiettili e missili. Questi sono solo una parte di missili e proiettili lanciati dai russi nella sola Karkhiv e nei primi mesi di guerra e di evidente escalation da parte del regime russo. Foto di Kostiantyn Liberov e Vlada Liberova.