di Pino Vincenzo
Ha avuto qualche ragione Salvini nel ridicolizzare con un tweet i sondaggi di Cartabianca sulle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Visti i precedenti.
L’istituto Ixè ,infatti, aveva dato vincente in trasmissione il 9 ottobre la coalizione di centro sinistra in Umbria. Cosa che che Salvini ha, puntualmente, ricordato.
In quella occasione Cartabianca sembrò essere l’agenzia di stampa del Pd, e di Zingaretti in particolare, piuttosto che un’emittente del servizio pubblico radiotelevisivo.
E questo “vizietto” dei sondaggi addomesticati si era evidenziato ulteriormente nei mesi precedenti. Quando vi era stata una pervicace sopravvalutazione del Pd ed una sottovalutazione del consenso di Italia Viva.
Ritornando al sondaggio umbro di Cartabianca la conduttrice non ebbe paura di cadere nel ridicolo quando contemporaneamente l’altro istituto che aveva condotto sondaggi in Umbria, cioè Swg, dava il candidato di centro destra in vantaggio di almeno sette punti.
“I nostri sondaggi sono diversi” diceva allora la Berlinguer impegnata nella sacra missione di rappresentare la coalizione giallorossa vincente in Umbria. Con l’esito che poi abbiamo conosciuto tutti.
Cartabianca e gli altri
In questa occasione le cose sono un po’ differenti, però. Il vantaggio di quasi undici punti di Bonaccini sulla Borgonzoni segnalato da Cartabianca è, infatti, abbastanza omogeneo al recente sondaggio di Winpoll sul Sole 24 Ore. Che dà, per l’appunto, Bonaccini in vantaggio di otto punti sulla Borgonzoni.
Si potrebbe dire perciò che vi sia una identità di vedute tra i due istituti di sondaggio. Me se si guarda più approfonditamente non è così.
Infatti la distanza tra i voti di lista che Winpoll dà a favore del centro destra è del 2,8%: 47,6 a 44,8. Ma questa diventa, nella rilevazione Ixè del 12%, a favore del centrodestra. 42% contro il 34,3 del Pd.
E così, con una operazione assai ardita e al limite della correttezza, il sondaggio di Ixè mette in correlazione quasi assoluta la possibile vittoria di Bonaccini al peso preponderante del Pd, dato appunto al 34,3%.
Non facendo capire come un candidato possa avere un vantaggio così ampio mentre le forze politiche che lo sostengono sarebbero così indietro. E non si rendono conto della incoerenza logica in cui sono caduti.
Tutto questo per nascondere il peso della lista del Presidente Bonaccini che, invece , viene data all’8,4% da Winpoll (“Civiche Bonaccini” nella tabella che pubblichiamo di seguito). Lista in cui saranno rappresentati i candidati civici e quelli di Italia Viva. E di cui nella narrazione tabellare di Cartabianca non si trova traccia.
Salta invece agli occhi la deifferenza delle liste dei presidenti nel sondaggio Winpoll, con la lista di Bonaccini appunto all’8,4% e la lista della candidata Borgonzoni al 4,2%. Ed è proprio questa differenza tra le liste dei Presidenti a contribuire al vantaggio così cospicuo a favore del candidato di centrosinistra
Bonaccini silenziato, Renzi cancellato
Mentre invece a Cartabianca è stata presentata una tabella pasticciata di cui si capisce poco delle effettive forze in campo.
Visto che tutti sanno che Bonaccini ha annunciato la discesa in campo della sua lista mentre invece nella tabella delle intenzioni di voto ai partiti di Cartabianca non se ne trova traccia nonostante rappresenterebbe la quarta forza politica di queste elezioni in Emilia Romagna.
Questa narrazione della trasmissione di Rai Tre è segno della pervicace volontà di oscurare la realtà ed il peso di Renzi nella prossima competizione. Ed,infatti, Bonaccini ha fatto rilevare in trasmissione alla Berlinguer come mancasse la lista del Presidente in questa tabella.
Ma lei gli ha tolto immediatamente la parola per non fare emergere questo dato nella discussione, confermandosi ancora come l’agenzia di stampa di Zingaretti.
Appare abbastanza chiara la volontà di far uscire un messaggio chiaro un messaggio preciso. E cioè che se Bonaccini vince in Emilia-Romagna sarebbe “grazie al Pd e all’alleanza coi Cinque Stelle”. Infatti se si sommano nelle due tabelle Ixé il voto al candidato Bonaccini al 40%, più il voto penta stellato pari al 10,4%, ne esce fuori la maggioranza assoluta del 50,4%.
Le capacità e i grandi risultati del governo di Stefano Bonaccini, il civismo e Renzi, le centinaia di attivisti nelle liste civiche e in Italia Viva, non conterebbero nulla secondo la trasmissione Cartabianca. E devono essere silenziati, anche se valgono quasi il 10%. L’importante per Cartabianca è riproporre la foto di Narni come formula vincente.