
Etna visto da Monte Pellegrino, esattamente dalla statua Santa Rosalia. Foto di Emilia Tornatore pubblicata su FB
di Daniele Billitteri
Magari sarà perché non è tanto il fatto che da Palermo si può vedere l’Etna, ma che dall’Etna si può vedere Palermo. Così il palermitano doc si sente controllato, spiato dai conflittuali cugini catanesi. Ma come si sa, la scienza quasi sempre mette pace e la scienza dice che sì, da Palermo si può vedere l’Etna sia pure in particolari condizioni.

E la cosa non mi provoca alcun disappunto perché a me piacciono i catanesi: sono divertenti, sornioni, fantasiosi. Noi saremo nobili normanni e loro Magna Grecia ma a me stanno simpatici.
Quelli che sostengono la tesi che tale possibilità sia una bufala, dicono che essa sarebbe impedita dalla curvatura della Terra e che la linea diretta Palermo-Etna è interrotta dai massicci delle Madonie e dei Nebrodi. Si tratta di due argomenti facilmente contestabili.
L’argomento della curvatura terrestre. L’Etna è alta circa tremila metri e, in condizioni di trasparenza ottimali, sarebbe visibile fino a 200 chilometri di distanza. In realtà, in linea d’aria, la distanza effettiva è di circa 160 chilometri. Ma ci vuole aria tersa che, d’inverno, sull’Etna è garantita dalla neve che la ricopre a partire da quota 1.600 metri fino a maggio.
La presenza della neve ghiacciata di solito è indice di un basso tasso di umidità relativa che migliora la visibilità. Lo stesso vale per i venti di provenienza settentrionale e Nord Orientale, di solito molto freddi, che puliscono l’aria.

Gli ostacoli. Basta prendere una cartina della Sicilia e congiungere, per esempio, Capo Gallo alla vetta del vulcano.
Vi accorgerete che la linea si lascerà a destra le Madonie e a sinistra i Nebrodi. Ovviamente se ci si sposta a Nord o a Sud di questo punto di osservazione, Madonie e Nebrodi nasconderanno l’Etna.
Località palermitane migliori per potere ammirare l’Etna in una giornata particolarmente trasparente, sono Capo Gallo (meglio ancora Monte Gallo alla sommità del quale c’è un ex punto di osservazione della Marina), il paesino di Mondello, il belvedere di Monte Pellegrino, i piani alti del grattacielo INA rivolti a Nord Est.
Si tratta delle località dalle quali in prevalenza sono state realizzate le foto che abbiamo pubblicato in questi giorni che si sono avvalse di una visibilità particolarmente profonda e definita.