di Giovanni Rosciglione
Samson, il ragazzo che viene dal dalle zone a sud della Libia parla bene e sa quel che dice. Lo vedi subito di spalle con le sue esplosive treccine giamaicane nel video della multiculturale di Repubblica (qui) è il primo che si avvicina a Maurizio Martina, Segretario Generale del PD che, nel suo tour “parliamo con la gente, torniamo sui territori”, ha scelto questo ristorante “multivolti e multiculturale” come uno dei tre “Luoghi del Cuore” scelti per capire i problemi della gente nel territorio di Palermo Capitale e Sede della Regione Autonoma Speciale di Sicilia.
Gli altri due incontri sono stati al Quartiere Zen e al mercato popolare di Ballarò.
Su per giù si tratta di circa 900.000 persone: pochi giovani e moltissimi anziani. Nessuna Industria medio grande; primati europei nella disoccupazione giovanile con conseguente maxiemigrazione di laureati, sporcizia, mobilità da Centro Africa, ambiente degradato in città come nell’entroterra e nelle coste marine; servizi inefficienti sia pubblici che privati. Inesistenza di un sistema bancario locale. Abusivismo edilizio e commerciale amplissimo. Interi quartieri in mano alla mafia, che per altro continua a dominare nel settore degli appalti pubblici, della prostituzione, del traffico di droga.
Palermo è una delle capitali dei Cinque Stelle, per gli stessi motivi per i quali lo fu di Forza Italia. E lo fu lo è e lo sarà di Cosa Nostra: Welfare pubblico, disoccupazione, antipolitica, populismo antistatale e familismo. Occupazione affidata solo agli Enti nazionali e locali e, quindi, determinata dalla politica locale.
Samson parla con un bell’accento la nostra lingua italiana. Il nodoso viso di Martina, addolcito da una barbetta nera, si illumina alle frasi del migrante: “tutti dicevano che passare dalla Libia per venire qui, era pericoloso. Si poteva morire. Allora abbiamo pensato che era meglio rischiare di affogare in mare che morire certamente nel mio paese.”
Samson ha fatto la sua festa di nozze nei locali di questo Ristorante, che il video ti mostra: girano molte magliette rosse di Libera di Don Ciotti e nere del personale di Moltivolti.it. Uno mostra soddisfatto al Segretario come il sistema di ventilazione del locale sia fatto di grandi pannelli oscillanti fissati al tetto, che raffigurano onde celesti alzate dal vento. “Vedi – gli dice con un sorriso – il vento alza le onde e noi le usiamo per rinfrescare i clienti!”.
Martina è in giuggiole!
Ma l’acme arriva con le ultime parole che Samson legge dal suo Smart e che conducono il video alla fine. “Questo – dice alludendo al problema della migrazione – implica molta pazienza, ma la pazienza significa anche agire. Agire attendendo con pazienza e speranza”. E continua “spero che lei capirà come per noi il pessimismo è sinonimo di egoismo”.
Applausi dei commensali. Martina, estatico, guarda Samson e ripete: “Il pessimismo è sinonimo di egoismo? È potente!”
Ho visto anche gli altri due video. Ma, anche, per esigenze di spazio, eleggo questo come il più emblematico.
Forse è inutile, ma a scanso di equivoci ricordo che non credo alle razze. Ritengo il fenomeno migratorio come una potenziale risorsa, soprattutto per paesi come l’Italia. Gestire con sicurezza il fenomeno degli sbarchi non implica assolutamente frasi e gesti di miserabile violenza verso esseri umani poveri e disperati, come quelle degli esponenti dell’attuale governo.
Aggiungo, per quel che ho visto, che Maurizio Martina è stato un bravo Ministro dei governi di Centrosinistra a guida PD. Ha un viso e degli occhi che mi ispirano simpatia e sincerità.
Infine, sono del parere che questo compromesso unitario che ha partorito questa Segreteria Nazionale, non sarà il meglio in materia, ma è una soluzione accettabile, quanto necessaria.
Il video che ho sopra commentato, con qualche punta di ironia, sarebbe interessante.
E coerente anche, se Martina fosse stato un influente rappresentante della UNCHR. Ma non credo che questa tappa abbia potuto dargli qualche indicazione utile al rilancio del Partito Democratico nella mia città.
Dico pure che il video spiega alcune deelle perpessità a questa, per me, mancata, occasione di incontro: alcune volte infatti compare alle spalle di Martina l’ologramma di Fausto Raciti che, all’insaputa di tutti i siciliani, è stato (o è?) Segretario regionale del PD.
Anche altri dettagli mi portano a pensare che il Segretario del Partito Democratico ha organizzato troppo in fretta questa che avrebbe potuto essere una bella occasione di rilancio politico.
Sto a vedere senza pessimismo. Anche perché, come dice Samson, sarei anche egoista. E spero in un’altra tappa, magari organizzata con chi la politica la ha fatta e la fa con le persone libere e pensanti e nei luoghi che conosce.
L’atmosfera di Moltivolti è accattivante, bella, speranzosa. Bravi e buoni sono i suoi frequentatori. Ma – credetemi – per fare risorgere e dare forza ad un partito riformista di sinistra a Palermo ci vuole ben altro.
È un errore che facciamo da anni.
Dopo il Lingotto e la nascita del PD, Walter Veltroni, che ne fu Segretario e Candidato Premier, venne una sola volta a Palermo. Dove incontrò soltanto Rita Borsellino e i parenti di Peppino Impastato.
La politica non è una fiction. Neanche solo d’estate…