di Gabriele Bonafede
Al grido di “populisti di tutto il mondo unitevi” i tre leader del centrodestra allargato alla Casaleggio & Associati trovano un accordo di governo. Almeno così pare, per lo meno sul programma. Di Maio, dunque, accetta di essere sostenuto più o meno visibilmente da Berlusconi, sia pure al crepuscolo politico.
D’altronde, come abbiamo scritto qui nel dicembre 2016, trovare un accordo di programma quando c’è tutto e il contrario di tutto nelle proposte dei pentastellati, non era cosa difficile. Anzi.
Sarà invece un divertimento vedere come l’abbraccio di governo tra i Cinque Stelle, la Lega e Berlusconi sarà sostanziato in termini di ambite poltrone, spartizione del potere, controllo dell’informazione, “politica” internazionale e atteggiamento, probabilmente servile, nei confronti di Trump e Putin.
Un antipastino di tutto questo lo si è visto nelle cariche istituzionali: occupazione del potere, creazione di una nuova casta di politici, giravolte a 180 gradi, volontà di azzerare qualsiasi opposizione democratica. Non c’è voluta una marcia su Roma per riportare il fascismo in Italia. Certo, è ancora bicefalo, ma presto sarà monocefalo, oppure Idra dalle cento teste.
Ne vedremo delle belle. Ne vediamo già delle belle, come Di Maio che in un solo pomeriggio si rimangia anni di feroci critiche e veti su Berlusconi. Dimostrando che, in confronto a lui, Pinocchio aveva il naso corto e le gambe lunghe.
Poveri militanti a Cinque Stelle! Poveri elettori Cinque Stelle! Soprattutto quelli di sinistra provenienza. Hanno votato per Di Maio anche per avere dura contrapposizione a Berlusconi e se lo vedono adesso bellamente in cavalleresco abbraccio. Spunteranno altri murales, presto cancellati? Intanto ne mettiamo uno noi in bella mostra, sfidando la censura di regime.
Che suonino le trombe, che rullino i tamburi! L’abbraccio tra Cinque Stelle e Forza Italia è celebrato. L’inciucione colossale è diventato realtà! Venghino, venghino Siori!
E ovviamente i protagonisti non lo ammetteranno, nemmeno quando in Parlamento saranno votate leggi “ad personam”, conflitti d’interesse, egiziane bufale in salsa Rubya, colorati epitaffi del berlusconismo peronista, abolizione “cicalizi” e rinvigorimento di vitalizi. Nemmeno quando si dovrà mettere mano a decisioni sull’economia e sul lavoro, oppure sulle tasse e il loro utilizzo…
Cosà provocherà questo abbraccio? Cosa diranno i Travaglio e le Berlinguer? Li vedremo a braccetto con Trump e i suoi Razzi? Ai contemporanei l’arduo sconcerto.