
di Gabriele Bonafede
Nella scalmanata Italia che vive di TV e illusioni, si era detto che c’erano stati “trionfi” elettorali. Trionfi che si sono sciolti come neve al sole per un motivo molto semplice: sono stati chiamati “trionfi” cose che non erano vittorie. E nemmeno “mezze vittorie”. E nemmeno vittorie di Pirro.

Erano sconfitte. Per tutti, chi più (il PD, Forza Italia, LeU. FdI e gli altri), chi meno (Lega e Movimento 5 Stelle).
Dal 4 marzo è uscita sconfitta l’Italia. E siccome gli elettori hanno sempre ragione, se ne deduce che gli italiani abbiano votato per la sconfitta: per un non-governo. Ovvero, abbiano votato per chi ha ferocemente criticato il governo purchessia.
Adesso, ci si trova nell’affannosa ricerca di una maggioranza, di un governo, di un premier. Purchessia. Perché l’Italia del debito, che è al 130% del Pil, di un governo purchessia ne ha bisogno, anche se gli elettori sono contro il governo purchessia.
Così siamo alla frutta. Si cerca con affannosa calma un premier. Disperatamente. Cosa può fare Mattarella? Perché no, al punto in cui siamo già a poche settimane dal voto, si potrebbe pubblicare un annuncio sul giornale: “AAA Cercasi premier disperatamente. No perditempo.”
Eh sì. Va aggiunto il “no perditempo”. Perché, quando pubblichi un annuncio sul giornale, possono arrivare migliaia di richieste di perditempo. Di quelli che, per esempio, vorrebbero lezioni di lingue, ma gratis. Oppure una macchina d’occasione bella nuova, ma gratis. O ancora un appartamento bellissimo con vista sulla spiaggia, ma gratis naturalmente.
E quindi, un candidato premier vorrebbe per esempio esserlo a tutti i costi, avere un governo con i ministri tutti scelti da lui e appartenenti al suo partito o movimento, ma essere votato in Parlamento anche da altri partiti: gratis. Oppure, un altro premier, vorrebbe che gli altri partiti facessero quello che dice lui, ma senza che gli altri partiti o movimenti avessero nessuna voce in capitolo: gratis. Ci potrebbero essere premier, chiaramente perditempo, che vorrebbero continuare a insultare esponenti di altri partiti, ma facendosi però votare il governo. Ancora una volta gratis.
Ci potrebbero essere persino dei perditempo che vorrebbero realizzare i loro sogni di potere, e le loro proposte, ma averle votate da chi non crede affatto in queste proposte. Tutto ciò serve solo a una cosa: a perdere tempo. Inutile.
La realtà non è solo che non c’è una maggioranza. Ma che una maggioranza è impossibile se si continua a pensare di dare l’incarico ai perditempo. Se si continua, cioè, a considerare vittorie “trionfali” quelle che invece non sono affatto vittorie, ma sconfitte.
La sconfitta, l’Italia, non l’ha ancora ammessa. Ed è invece palese che da queste elezioni siano usciti sconfitti, chi più chi meno, tutti i partiti e tutti gli italiani. Finché non si ammetterà questo fatto lapalissiano si continuerà a perdere tempo. Tempo prezioso, vista la condizione particolare nella quale si trova l’Italia.
In copertina, Palazzo Chigi, sede del governo italiano. Foto tratta da Wikipedia. Di Nessun autore leggibile automaticamente. G. Dall’Orto presunto (secondo quanto affermano i diritti d’autore). – Nessuna fonte leggibile automaticamente. Presunta opera propria (secondo quanto affermano i diritti d’autore)., Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4277146