Immagini e commenti al Festival Mandorlo in Fiore e “Mandorlara” 2018
di Elisa Carlisi
Con la tradizionale sfilata dei gruppi a percorrere le vie principali della città e lo spettacolo conclusivo di domenica al tempio della Concordia nel cuore della Valle dei templi, la 73esima edizione del Festival del Mandorlo in Fiore si è dunque conclusa ed è tempo di fare bilanci.
Abbiamo chiesto un commento al Sindaco della città, all’indomani della giornata conclusiva del Festival e degli altri eventi (collaterali, legati ad essa). Ci è sembrato un Mandorlo in Fiore qualitativamente migliore dei precedenti: quale è stata, la reale percezione del pubblico…
Il Sindaco Calogero Firetto ha motivato: “sono straordinariamente soddisfatto della riuscita di tutte le manifestazioni e della giornata di ieri, che si è tenuta al Tempio della Concordia. Una iniziativa di successo che ha gremito la Valle e visto coinvolte, con grande partecipazione, le istituzioni, le associazioni, il mondo della cultura e dello spettacolo, i cittadini accomunati dalla volontà di partecipare attivamente agli eventi della città, di omaggiare il proprio passato e di contribuire a rendere memorabile, come è stato, tale anniversario.”
“La nostra città – aggiunge i Sndaco di Agrigento – ha scritto una bella pagina di storia, di cultura attraverso l’ospitalità e la partecipazione. Il gradimento arriva da tutte le parti, le critiche iniziali sono acqua passata, è dal 2016 che si sono fatti passi in avanti, sia per quanto riguarda l’organizzazione, sia la programmazione, (già nel mese di agosto siamo stati in grado di comunicare gli eventi che si sarebbero fatti con sei mesi di anticipo), e promozione del territorio. Ma c’è la volontà di migliorare ancora, partendo dalle indicazioni di chiunque voglia interessarsi, siamo già orgogliosi dei risultati, perché da quest’anno, per la prima volta, ci si è allontanati dall’idea di sagra del folclore, ed il festival si è nobilitato nel format e nei contenuti proposti”.
Anche quest’anno è stato assegnato l’ambito Tempio d’oro al gruppo folk vincitore. Novità di questa edizione, il vincitore è stato scelto dal pubblico che ha partecipato alle serate del festival al Palacongressi. Vince la Georgia (Georgian polyphonic singing). Il secondo premio «Ugo Re Capriata» scelto dai giornalisti di Agrigento è stato assegnato all’Argentina (Tango), mentre l’Armenia ( Daredevils of Sassoun e Duduk) si piazza al terzo posto. (foto Georgia).
Meritatissimi i gruppi internazionali che sono arrivati al podio, ma menzione speciale dedichiamo al gruppo spagnolo “Colla Vella Dels Xiquets De Vals” che hanno lasciato a bocca aperta tutti quelli che hanno potuto ammirare le loro spettacolari torri umane, un vero spettacolo nello spettacolo, fatto da uomini e donne e piccoli atleti, tutti rigorosamente vestiti di rosso sbiadito. (3 foto torre umana)
In attesa del nuovo capitolo degli eventi siciliani, qui sotto trovate una selezione di immagini fotografiche delle esibizioni dei gruppi internazionali presenti in città:
(foto)
MANDORLARA 2018: la Sagra del Mandorlo a tavola
Il Mandorlo in Fiore è anche enogastronomia. Come ogni anno si rinnova l’appuntamento con “Mandorlara”, la mandorla al tavolo. La Sagra del mandorlo a tavola prevede shows cooking, incontri con le scuole alberghiere e gite istruttive, progetto scuola- lavoro, concorsi e valorizzazione delle aziende locali, e della cucina mediterranea siciliana.
Il tema prescelto per il concorso è come ogni anno la mandorla in ogni sua rappresentazione, tesa a valorizzare il menù e la proposta del ristoratore, e a offrire al cliente una esperienza sensoriale nuova, ricercata.
Ha detto l’organizzatore Salvatore Collura “il concorso arriva trascinando con sé l’entusiasmo di queste giornate. Il livello qualitativo della ristorazione agrigentina è davvero molto alto. La nostra città diventerà presto una meta gastronomica privilegiata. Siamo pronti a programmare con fiducia le prossime edizioni di Mandorlara”.
Anche Giacchino Sensale, chef (in passato della Nic) e giudice per l’occasione: “oggi ho avuto la possibilità di assaggiare i cinque piatti, preparati dai ristoranti in gara al concorso dei ristoratori che vedrà premiato il “piatto dall’Eccellenza”, piatti dalla forte personalità! Gli chefs in gara sono stati molto fedeli alla tradizione, non solo per quanto riguarda gli ingredienti, ma anche per le tecniche impiegate. Alcuni, più degli altri, sono riusciti a miscelare i prodotti del territorio con tecniche moderne, cosa che ha sicuramente esaltato sapori e consistenze. Entrambi i modi di fare cucina sono complementari e assieme rappresentano l’offerta gastronomica dell’agrigentino, ringrazio l’organizzazione per avermi coinvolto”.
Il concorso tra i ristoratori si è concluso con la partecipazione dei seguenti ristoranti: Salmoriglio di Alessandro Ravana’ (il vincitore dell’edizione il piatto dell’eccellenza 2018), Akropolis di Alfonso Lattuca (secondo classificato), Zamù di Giardina Ristorazione Roberto Giardina (terzo classificato), La madonnina di Giovanni Gruttad’Auria, Kokalos con Gerlando Lorenzano. (Nella galleria fotografica alla fine dell’articolo, foto primi tre qualificato al concorso: il piatto dell’eccellenza e organizzatori).
“Tutti i piatti presentati dagli chefs nel corso della manifestazione rappresentano uno spaccato della cultura gastronomica siciliana, fondamentale è stata l’attenzione alle materie prime del territorio, alla tradizione locale senza però trascurare le nuove tecniche di preparazione del piatto fino ad arrivare alle più moderne mise en place…” aggiunge lo chef e cuoco, come lui stesso ama definirsi Filippo La Mantia.
Lo chef palermitano, reduce di diversi successi professionali e personali, tra i più recenti quelli del suo ristorante a Milano e la recente nascita del suo ultimo figlio, avuto con la famosa food blogger Chiara Maci; ha soprattutto parlato con i ragazzi degli istituti alberghieri impartendo consigli di vita innanzitutto e poi professionali. (Nella galleria fotografica. il preside Milena Siracusa dell’ist. alberghiero Ambrosini di Favara)
Importantissima è stata la giornata dedicata agli incontri dello chef all’Istituto alberghiero Ambrosini di Favara, organizzato con la collaborazione della preside Milena Siracusa, e che ha ospitato il primo concorso nazionale (tra gli ist. Alberghieri provenienti un po’ da tutta Italia), e che ha decretato la vittoria dell’istituto Re Capriata di Licata. (Nella galleria fotografica, premiazione ist. alberghiero).
L’intera manifestazione consta di diversi momenti, tra tutti ricordiamo gli shows cooking degli chef : Chianetta del Capriccio di mare, Ravanà del Salmoriglio, La Mendola di Akropolis, Graci di Mangia con gusto senza glutine, Gruttadauria di La Madonnina e lo chef executive a Taormina Gaetano Procopio del VOI hotels ; lo show del testimonial di Mandorlara 2018 La Mantia, che ha preparato un pesto (per questo lo chiamano anche ‘colui che tutto frulla’ e non a caso “ il frullatore” è il nome del suo locale milanese), fresco che profuma di Sicilia, nonostante abbia lo chef abolito l’aglio e la cipolla dai suoi piatti. (Nella galleria fotografica. La Mantia show cooking, coadiuvato da A.Ravanà, vincitore del concorso tra i ristoratori di quest’anno).
E lo show finale dello chef Sinagra, coordinatore dei momenti culinari di Mandorlara, che insieme allo chef Ballarò e 7 lady chefs ha intrattenuto e divertito la platea del Palacongressi con il piatto intitolato “odori e sapori nella valle di Kerkent” e con la sua simpatia. (Nella galleria fotografica, lo Chef Sinagra e chef Ballarò)
Conclude l’ideatore della Sagra del mandorlo a tavola, Mandorlara Salvatore Collura: “Sono soddisfatto dell’impegno che i ristoratori hanno messo in campo per la riuscita dell’evento e tutti coloro che a vario titolo hanno mostrato attiva partecipazione ai vari appuntamenti, auguro di proseguire la strada di grandi successi…”
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Galleria fotografica del Mandorlo in Fiore 2018 e Mandorlara 2018, fotografie di Elisa Carlisi: