di Gabriele Bonafede
E così, ci siamo arrivati. Il Real Madrid vorrebbe Dybala per la prossima stagione. Eppure, solo tre-quattro anni fa, i tanti soloni che popolano il mondo del calcio italiano dileggiavano Zamparini per aver speso “ben 12 milioni di euro” per Paulo, oggi considerato il probabile erede di Messi. Non pensiamo a quanto potrebbe spendere il Real Madrid per strappare Dybala alla Juventus. Verrebbero le vertigini.
Soloni. Che influenzavano, ahimè, anche il giudizio poco perspicace di migliaia di tifosi del Palermo, dove Paulo Dybala militava con grandi gesti tecnici ignorati dai più. Il Dybala in rosanero giocava infatti in uno stadio quasi vuoto per grande errore dei tanti che non spendevano nemmeno cinque euro per andare a vederlo giocare nelle stagioni 2012-13 in serie A e 2013-2014 in serie B. E anche nella successiva stagione, in coppia con Vazquez, fu snobbato dalla stragrande maggioranza di tifosi, troppo impegnati a dare seguito a contestazioni incredibili nei confronti del presidente Zamparini.
Non ho verificato. Ma ho la sensazione che Dybala sia il primo giocatore che abbia vestito la maglia rosanero e giocherebbe anche nel Real Madrid. Beninteso, quando il club madrileno si mette in testa un obiettivo di mercato, difficilmente non lo ottiene. Se le indiscrezioni sui giornali sportivi spagnoli e italiani sono vere, è facile immaginare Paulo in merengue già nella prossima stagione.
Dove sono finiti i detrattori di Dybala di pochi anni fa? Si sono affrettati a criticare la cessione del giocatore, dopo averlo ignorato per tre stagioni intere. Forse, se ci fosse stato il pienone ad ogni sua partita al Barbera, sarebbe rimasto qualche anno in più a Palermo. Invece l’autolesionismo di gran parte dei tifosi rosanero ha contribuito alla sua cessione, o per lo meno a una cessione senza una contropartita più sostanziosa.
Il resto lo hanno fatto arbitraggi che sorvolavano sui pestaggi sistematici inferti alle gambe del giocatore ogni volta che giocava per il Palermo. Cambiando però i giudizi su identiche azioni non appena ha indossato la casacca juventina.
È un dato di fatto. Dybala è solo uno dei grandi giocatori scoperti (o riscoperti) e lanciati (o rilanciati) dal Palermo di Zamparini, con o senza il sostegno di una stampa e di un tifo largamente disattenti e presuntuosi. La lista è lunga e, incredibilmente, molti non la conoscono. Ho sentito ragazzini di oggi che non sapevano che Barzagli avesse giocato molte stagioni in rosanero. Ecco qui una serie, parziale, dei campioni lanciati o rilanciati dal Palermo a presidenza Zamparini: Toni, Corini, Barzagli, Cavani, Pastore, Amauri, Ilicic, Darmian, Miccoli, Sirigu, Vazquez… Nestorovski.
Accolto con grande freddezza e persino con dileggio, l’ultimo campione arrivato per pochi spiccioli in rosanero è proprio Ilija Nestorovski.
E uno che segna il 50% delle volte che gli arriva un pallone giocabile in area di rigore non passerà in osservato. Non passa inosservato. Arriverà presto a una grande squadra e poi a una più grande.
Eppure, la piccola storia del calcio si ripete: pochissimi vanno a vederlo giocare allo stadio Barbera. Un poco per le assurde regolamentazioni fatte apposta per allontanare la gente dagli stadi. Un poco per la bassa classifica del Palermo.
Ma molto più per l’ostinazione a non voler ammettere l’evidenza: Zamparini scopre campioni e riesce a portarli a Palermo. Ormai nell’indifferenza generale, sostenuta da valutazioni puntualmente sbagliate da certi “soloni” nazionali e locali dello sport più popolare.
Che Eupalla perdoni gli stolti. Ma ai ragazzini di oggi dovrei pure spiegare chi è Eupalla. Andate a cercarla sul web.
Foto in copertina tratta da Wikipedia e fotoritoccata. Originale Di Photo by Alessandra De Luca from ItaliaCropped and retouched by Danyele – IMG_1555 (original photo), CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47308990
In questo video, Palermo-Napoli 3-1 in un filmato amatoriale. Una partita memorabile. Ma con lo stadio semivuoto.