19 Marzo 2024

3 thoughts on “Declino e caduta dell’Impero Britannico. Una lettura epocale della Brexit

  1. Gibbon apparteneva a quella corrente illuminata e laicista il cui problema di fondo era quello della eliminazione della religione dallo spazio pubblico. La sua tesi, sulla caduta dell’impero romano, accolta con grande entusiasmo al momento dell’uscita del libro, si dimostrò estremamente fragile. Roma non cade per la morte dei suoi valori fondativi ch’erano stati sostituiti dai nuovi valori cristiani, cade invece per la grande crisi finanziaria dovuta all’esaurimento della sua forza espansiva. Proprio il cristianesimo fa si che Roma si salvi dal completo tramonto, perché assegna alla stessa una nuova missione. Oggi il Regno unito, è minato proprio dall’esasperazione di quei valori cui si fa cenno, c’è un limite alla tolleranza, c’è un limite all’accoglienza, ci sono schemi di riferimento ben precisi per la sopravvivenza della democrazia. Ebbene, questi limiti e vincoli sono stati oltrepassati, basta ricordare l’accettazione delle corti islamiche per averne contezza, dunque l’implosione è fatto naturale. Resta però un atout per la vecchia Inghilterra: il suo legame con gli Stati Uniti. L’impero britannico risorge spostando il suo asse sull’altra sponda dell’oceano.

    1. Grande analisi Pasquale, la penso esattamente come te. Il più grande impero del mondo in fatto di espanzione non indice un referendum così a caso. Contrariamente a quanto ha detto l’autore di questo scritto L’europa non è per nulla una potenza superiore al Regno unito, ma una frammentazzione di stati con una propria cultura, economia e se vogliamo anche religione, che non saranno mai “europa unita ” come vogliono farci pensare.

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