Il parlamento europeo ha equiparato comunismo e nazismo? Quando la fede acceca anche raffinate menti di intellettuali
di Franco Lo Piparo
Ho letto sui giornali e anche sui social accorate proteste sulla presunta equiparazione fatta dal Parlamento europeo di nazismo e comunismo.
Sono andato alla fonte e mi sono procurato il documento in questione. Lo trovate sul sito che vi do qui. Leggetelo e ditemi per favore dove viene detto che comunismo e nazismo pari sono. Il testo dice altro.
Il documento condanna l’Unione Sovietica sedicente comunista non il comunismo.
Non avevano già fatto la stessa cosa tanti comunisti (compreso il Togliatti del Memoriale di Yalta) che consideravano la versione sovietica del comunismo un tradimento dell’originario progetto comunista?
Condanna del comunismo totalitario
Il documento condanna il «totalitarismo comunista». Qualcuno può negare che ci sia stato un totalitarismo comunista? Non lo negava Gramsci, non lo negava il Togliatti degli ultimi anni, non lo negava Berlinguer. Che cosa furono l’Unione Sovietica e le Repubbliche socialiste del dopoguerra? E come qualificare politicamente la Cina maoista?
Non sarebbe stato più coerente rispondere come i cristiani quando si ricordano loro la Santa Inquisizione e i le terribili torture che ne seguivano (per citare uno dei casi più eclatanti)?
La risposta è: la Santa Inquisizione, come tante altre nefandezze della Chiesa cattolica, nulla ha a che fare con l’insegnamento di Cristo come risulta dai Vangeli. E hanno ragione.
Molti comunisti si sono scandalizzati perché il documento ricorda il «famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti.
In base ai quali due regimi totalitari, che avevano in comune l’obiettivo di conquistare il mondo, hanno diviso l’Europa in due zone d’influenza». È forse un falso storico? Se lo è basta dimostrarlo. Chi come me ha poche certezze e molti dubbi ne prenderebbe atto.
Lo sappiamo bene, l’Unione Sovietica si ribellò al tradimento di Hitler che invase l’URSS nonostante quel patto e diede un contributo fondamentale alla sconfitta del nazismo.
Questo fatto indubitabile annulla l’altro fatto, altrettanto indubitabile, che i paesi che dopo la guerra rimasero sotto il controllo dell’URSS vissero in un regime poliziesco e totalitario? I carri armati sovietici a Budapest nel 1956 e a Praga nel 1968 sono un falso storico? La repressione sistematica del dissenso è un un falso storico?
Europa e diritti umani
Il documento esordisce ricordando che «l’Unione europea si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze».
Perché un comunista post-ottantanove, a trent’anni dalla caduta del Muro, non dovrebbe riconoscere come propri questi valori?
In conclusione, penso che i deputati europei del PD abbiano fatto bene a votare quel documento. Se non l’avessero fatto avrebbero tradito la loro storia.
Quel documento l’avrebbero votato anche Gramsci, il Togliatti del memoriale di Yalta e il Berlinguer che diceva di sentirsi più sicuro sotto la protezione della Nato.
Cito quanto dichiarò Berlinguer a Pansa nell’intervista pubblicata il 16 giugno 1976 sul Corriere della Sera:
«Mi sento più sicuro stando di qua, sotto l’ombrello della Nato, ma vedo che anche di qua ci sono seri tentativi di limitare la nostra autonomia».