L’esecutivo Conte-Salvini-Di Maio passerà alla storia come una delle vergogne italiane. Una crisi non solo politica ma di sistema-Paese
di Gabriele Bonafede
Il governo del fallimento finisce come era prevedibile: nell’ignominia, nella zuffa, tra gli insulti dei cosiddetti “contraenti”, la Lega e i Cinque Stelle.
Un governo che doveva “abolire la povertà” e che invece ha abolito la dignità e l’umanità. Un governo del fallimento morale, sociale, economico, diplomatico e istituzionale dell’Italia. La crisi, infatti, non è solo di governo. Il governo del fallimento lascia l’Italia in ginocchio, ha detto bene il segretario del Pd Zingaretti.
La lascia in ginocchio da tutti i punti di vista. E la crisi non è solo del governo ma di tutta l’Italia, dell’intero sistema Paese.
Salvini, oltre a tradire la destra e il contratto di governo, ha infatti tradito l’Italia accordandosi con una potenza straniera ostile all’occidente: la Russia.
L’Italia è con il cappello in mano nei confronti dell’Europa e del mondo e questo cappello non lo tiene dignitosamente in piedi ma in ginocchio. L’economia e i conti pubblici sono in ginocchio, il Mezzogiorno è in ginocchio, la società e le istituzioni sono in ginocchio. L’anima stessa degli italiani, quella dell’umanità, è in ginocchio.
Il governo del fallimento lascia l’Italia tra le macerie, ricordando da vicino, troppo vicino, le macerie lasciate da simili governi all’epoca dei nostri nonni: quelle che videro gli italiani ammazzarsi gli uni contro gli altri sotto le bombe provocate da un diluvio di odio e bugie.
Governo del fallimento, nato e finito con l’odio
Lega e Cinque Stelle avevano vinto le elezioni nel 2018 diffondendo odio e bugie. E con odio e bugie hanno governato avvelenando la politica, la società, le famiglie. Con gli insulti hanno occupato il potere dividendosi le poltrone. E tra gli insulti hanno litigato dall’inizio alla fine. Il governo del fallimento finisce così, inevitabilmente, tra gli insulti lanciati l’un l’altro tra gli stessi partner di governo.
E in questa campagna elettorale diffonderanno ancora più odio e bugie per vincere un’altra volta.
Ma se i Cinque Stelle sono stati già puniti dall’elettorato per la loro incoerenza e la loro incapacità, la Lega di Salvini ha fagocitato una larga parte degli italiani. È il ritratto di un Paese che ha una crisi di sistema dalle radici profonde, dalle ragioni che sono sistemiche. E che vanno ricercate nella propria storia, nell’abitudine a dar la colpa agli altri delle proprie miserie.
L’Italia ha un sistema scolastico fallimentare, e questo governo del fallimento ne è stato lo specchio più aderente. Il governo del fallimento ha evidenziato il fallimento sistemico di un’Italia che non ha mai riconosciuto le colpe profonde del fascismo, del razzismo, del tradimento e della mentalità dell’opportunismo. Che non ha mai riconosciuto la propria ipocrisia e la giornaliera ricerca del saltare sul carro del vincitore.
In Italia le colossali bugie della propaganda russa di Putin hanno molta più presa che negli altri Paesi fondatori della Unione Europea. Questo è dovuto a un sistema di informazione largamente incompetente, a una popolazione ignorante della propria lingua e delle lingue straniere, a scuole e università agli ultimi posti nella qualità dell’insegnamento.
Il governo del fallimento ha esacerbato la crisi sistemica italiana, continuando l’opera distruttiva di un paese che ormai non è più “alla frutta” ma è giunto all’ammazzacaffè. Un nuovo governo guidato da Salvini dopo le elezioni terminerebbe l’opera di autodistruzione del Paese.