di Gabriele Bonafede
Dopo essersi vantato di acchiappare le donne per quel posto, il presidente USA incontra la premier britannica Theresa May. Che si fa tranquillamente acchiappare per la mani da Trump. La cosa è stata descritta come un piccolo-grande “gossip”, quasi civettuolo, dai civettuoli media italiani e di qualche altro sciagurato Paese.
Ma, purtroppo per i diritti umani dei più deboli ormai minacciati in ogni dove dalla presidenza-Trump e i suoi amici, si è trattato di una caduta di stile della May nel suo mayday. Che potebbe avere conseguenze spaventose per molti.
Isolata in Europa e incapace di realizzare il proprio programma di governo, ovvero la Brexit, la premier britannica cerca rifugio nel simbolo del bullismo internazionale.
Tra l’altro entrando in contraddizione con se stessa e il proprio Paese, perché vorrebbe portare Trump ad allontanarsi da Putin pur sapendo che è stato eletto con l’aiuto di quest’ultimo su una piattaforma politica palesemente contraria ai principi delle costituzioni americana e britannica.
Mentre in Russia si fa una legge per facilitare il pestaggio in famiglia, descritta quasi con freddo compiacimento da certuni, le due potenze anglosassoni sprofondano i loro Paesi in una politica di guerra ognuno per conto proprio. Nessuna dichiarazione congiunta e un dialogo tra sordi, l’arretramento dei diritti umani, una sola piattaforma comune: alzare muri fisici e commerciali, spendere più soldi per le armi.
La May si aggrappa alla Nato, e mette in bocca a Trump “sostegno al 100% per la Nato”, con un mancato assenso da quest’ultimo. Nel frattempo, il presidente USA ritira il sostegno anche all’ONU, un altro pilastro della storica alleanza USA-Regno Unito.
Poco o nulla sulla Giornata della Memoria. Anzi, nello stesso giorno Trump proibisce l’afflusso dei rifugiati, respingendoli come erano respinti gli ebrei tedeschi nel 1939, poi macellati ad Auschwitz da Hitler.
La Casa Bianca, nello stesso giorno, emette un comunicato sull’Olocausto senza pronunziare mai la parola ebrei. E, sempre nello stesso giorno, promette di pubblicare “tutti i crimini degli immigrati”.
Precisamente come Hitler aveva pubblicato “tutti i crimini degli ebrei” per perseguitarli e poi realizzare un genocidio.
Fatti gravi, che vengono accolti, come negli anni ’30 del secolo scorso, da superficialità e persino approvazione nella stragrande maggioranza dei giornali italiani. D’altronde, nella campagna elettorale per le presidenziali-USA i media italiani che non hanno sostenuto Trump si contano sulle dita di una mano e anche meno. Italia sempre più fascista nonostante i racconti dei Nonni (ormai bisnonni) sul disastro morale e materiale e sui lutti che il fascismo portò in Italia e nel mondo.
Ci sono stati media che hanno pure riportato bufale colossali, dicendo che le sanzioni alla Russia sarebbero imposte “perché non rispetta gli accordi di Minsk”. Invece sono state imposte perché si è annessa la Crimea, poi perché ha fomentato la guerra nelle regioni orientali dell’Ucraina e anche perché ha macellato migliaia di donne e bambini in Siria. E ci sarebbe anche dell’altro.
Gravissima la distanza tra valori britannici e americani e i contenuti dell’incontro simbolizzati da quell’acchiappata di mano tra Donald Trump e Theresa May. Ma quasi nessuno lo dice, per lo meno in Italia.
E grave è stata anche l’offesa alla memoria di Churchill. La May porta in regalo a Trump un busto dello statista britannico che fermò il nazismo e il razzismo in Europa sulle rive della Manica.
Forse la Premier britannica non sa che il consigliere strategico di Trump, Bannon, è un razzista dichiarato che fa più di un occhiolino al nazismo. E mentre Churchill si rivolta nella tomba insieme a Roosevelt, la May chiude tutte e due gli occhi alla storia e ai valori del proprio Paese.
I giornali britannici e americani, per lo meno quelli più attenti ai diritti umani, hanno invece accolto con maggiore critica l’incontro del May-day, o più precisamente mayday.
Durante la conferenza stampa Trump dà il suo sostegno alla tortura. Alla tortura.
E la May gli permette di acchiapparle la mano. Facendo una figura pessima al cospetto del mondo e del presidente messicano che ha pubblicamente mandato in quel posto il muro di Trump e Trump stesso.
Foto di Theresa May tratta da Wikipedia. Di UK Home Office – https://www.flickr.com/photos/ukhomeoffice/21450866922, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=49868319
Foto di Chirchill a Quebec nel 1943 tratta da wikipedia. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=293651