
di Gabriele Bonafede
Hanno una serie di tratti in comune, a partire dalle natiche al posto delle guance. Voltagabbana, infidi, cambiano “posizione” e si rimangiano quanto detto per anni per arrivare a un solo obiettivo, lo stesso dei dittatori del XX secolo: prendere il potere e tenerlo costi quel che costi.

Preferiscono avere il potere su un cumulo di macerie che non averlo. E infatti, sono tutti per sostenere il criminale siriano Assad che, come Hitler, è rimasto al potere su un cumulo di macerie, morte, genocidi pur di rimanerci quanto più possibile, per poi fare la fine del topo in gabbia.
Non vedono aldilà del loro naso, e cercano di spingere masse di frustrati a usare argomenti violenti, razzisti, di divisione, di elogio della forza. Utilizzano la democrazia per distruggerla e fanno persino discorsi “pacifisti”, se è il caso, per arrivare alla violenza. Sono sostenuti da stuoli di “giornalisti” senza scrupoli, sempre pronti a inneggiare alla propria libertà di stampa, ma non a quella altrui, e quasi sempre degni di scrivere nella Volchischer Beobachter se fossero nati nella prima parte del secolo scorso.
Vogliono distruggere l’Europa per un motivo chiaro e ben preciso: l’Europa è nata e si è allargata nella seconda parte del XX secolo e all’inizio del XXI, quale risposta democratica alle dittature e ai massacri della prima parte del XX secolo. Ma loro vogliono tornare alle divisioni, alle autarchie, al razzismo, alla xenofobia, alla negazione della libertà di parola altrui proprio per tornare a quelle macerie e a quei massacri, pur di prendere il potere.

Sono sempre pronti a utilizzare gli “utili idioti” della sinistra estrema per alleanze tattiche e anche strategiche al fine di raggiungere i propri obiettivi, come fece Hitler alleandosi con Stalin, o come fanno gli pseudo-comunisti di oggi nel sostenere i terroristi del Donbass che adorano Lenin ma combattono le democrazie europee insieme a bande di nazisti e mercenari.
Cercano sempre capri espiatori: oggi l’Europa, domani la Nato, dopodomani nazione confinante o il vicino di casa. Finché c’è guerra e distruzione hanno speranza.
Spesso con una storia personale costellata di traumi psicologici, sono incapaci di un’analisi obiettiva dei fatti, e riescono a raccogliere consenso in tempi di crisi: la crisi economica, la disoccupazione, le guerre sono le linfe dalle quali traggono elettorato. Sguazzano nella disperazione e nelle macerie, nelle fogne delle peggiori paure compulsive.

Nonostante la Brexit vada provocando disastri economici già dal primo giorno, e ben presto ulteriore disoccupazione, inneggiano a questo risultato da loro stessi sostenuto e caldeggiato. Così ci saranno altri disoccupati e altre macerie su cui costruire le loro fortune elettorali.
A ogni atto di violenza, a ogni attentato, a ogni colpo di cannone che sfracella bambini innocenti, a ogni popolo disperato a causa di guerra e rovina, i nipotini di Hitler gioiscono. Magari mostrando in pubblico una faccia preoccupata e dispiaciuta.
Li accomuna la paura, l’isolazionismo, la negazione della realtà, l’irrazionalità e le negazione della stessa, adorano l’incoerenza e la falsità. Sarebbero capaci di proporre un referendum per stabilire per legge che la terra sia piatta e non rotonda, negando l’evidenza. Vorrebbero altri referendum per stabilire che l’Europa, il sole, la luna, l’aria non esistano per decreto, anche se esistono di fatto.
Sono degni nipotini di Hitler: sempre in cerca di macerie morali e materiali, volgari, patetici, presuntuosi e pericolosi. Pericolosissimi.