
di Gabriele Bonafede
L’ex candidato-forte alle precedenti primarie repubblicane, Mitt Romney, rivela i retroscena di una carriera di fallimenti di Donald Trump. E non va per il sottile: “La disonestà è il marchio di fabbrica di Trump”. Parole forti.
Ma non solo questo. Mitt Romney ha epitetato Donald Trump quale “falso” e “truffatore” in un discorso pubblico, all’Hinckley Institute of Politics at University of Utah, esortando gli americani a sconfessare il front-runner del partito repubblicano (il GOP).

La cosa, anche se è arrivata nei giornali italiani solo di recente, bolle in pentola da settimane se non mesi. Il GOP si è spaccato già da tempo, con la maggior parte dei suoi esponenti politici che hanno dichiarato più volte di non volere Trump quale candidato. Alcuni si sono spinti a dichiarare il voto per Clinton in caso Trump sia eletto alle primarie quale candidato repubblicano. Adesso anche Romney, che inzialmente aveva sostenuto Trump, si è schierato contro in maniera netta. E ben oltre.
Romney ha giudicato le proposte politiche di Trump “fragili, nella migliore delle ipotesi” e ha detto che se eletto farebbe innescare una guerra commerciale, aumenterebbe il deficit e porterebbe la nazione in una lunga recessione. “I suoi fallimenti hanno schiacciato le piccole imprese e i loro lavoratori. Ha ereditato la sua attività, non l’ha creata lui,” ha aggiunto Romney, parlando dei numerosi fallimenti di Trump.
Andando sulla politica internazionale, ha ricordato che le proposte di politica estera di Trump sono “al limite dell’avventatezza.”. Infine, l’attacco personale, campo ampiamente sfruttato da Trump stesso e che ha fatto scadere il dibattito delle primarie in un accapigliarsi continuo. “La disonestà è segno distintivo di Donald Trump”, ha detto Romney, ricordando come Trump sia “bullismo, avidità, mettersi in mostra, misoginia, e le assurde e triviali teatralità.”

“Se noi repubblicani scegliamo Donald Trump come il nostro candidato, le prospettive per un futuro sicuro e prospero sono notevolmente diminuite” ha aggiunto.
Ma non ha lesinato attacchi anche contro la Clinton, dicendo che “Una persona così inaffidabile e disonesta come Hillary Clinton non deve diventare presidente. Ma una nomination-Trump permette la sua vittoria. L’audio e il video del famigerato scambio Tapper-Trump sul Ku Klux Klan andrà centomila volte in tv e chissà quanti milioni di volte sui social.”
“C’è un certo numero di persone che sostiene che il signor Trump è un truffatore, un falso. E ci sono le prove di questo.” Ha aggiunto. Ricordando che “Vorrebbe usare la tortura e l’omicidio anche dei bambini innocenti se figli di terroristi, usando la nostra rabbia per scopi non certo nobili”.
Romney ha pubblicato l’intero discorso (in inglese) su:
https://medium.com/@MittRomney/my-remarks-on-the-state-of-the-2016-presidential-race-68f3fd6fbaf9#.8aelolth9
In copertina Donald Trump in una delle tante immagini circolate sul web.