di Gabriele Bonafede
Vi ricordate i mugugni e i fischi dei tifosi rosanero ai giocatori del Palermo per la sconfitta subita in casa dall’Alessandria e l’eliminazione dalla Coppa Italia?
Beh, forse non erano meritati. L’Alessandria è da favola. Va a Marassi e vince 2-1 contro il Genoa. Meritatamente. Forse anche più meritatamente che a Palermo. Visto che i rosa hanno dovuto giocare in dieci quasi tutta la partita per l’espulsione dell’uomo più forte e rappresentativo, Franco Vazquez. Mentre stavolta è l’Alessandria a giocare in dieci la parte più delicata della gara, i supplementari.
Il Palermo, a ben guardare non è che sfigurò poi così tanto. Anzi.
Con la vittoria dell’Alessandria sul Genoa bisogna ricredersi sulle reali qualità di questa squadra che adesso è anche prima in Lega Pro. I “grigi” hanno affrontato rosanero e rossoblù a viso aperto, giocano con grande attenzione, hanno un portiere e una difesa che sanno tenere nei momenti difficili. E soprattutto, fanno risultato con squadre di due serie superiori.
L’Alessandria è andata a Genova con il piglio di chi vuole rifare la storia del calcio. E già, perché l’Alessandria in coppa Italia, e non solo, la storia del calcio l’ha già fatta: una finale nel calcio negli anni trenta, molti campionati in serie A ad ottimi livelli e il lancio di tanti calciatori tra cui qualcuno che al secolo fa Gianni Rivera.
I grigi ormai godono della simpatia di tutti gli sportivi e non solo a Palermo. In qualche modo la squadra piemontese potrebbe rappresentare una rivalsa della provincia sullo strapotere del denaro (e non solo) nel calcio. Una riscossa dello sport vero, insomma. Adesso, approdata ai quarti di finale, i piemontesi affronteranno la vincente di Roma-Spezia.
Forza Grigi, vi vogliamo in finale!