di Gabriele Bonafede
Vero, non ha molto senso esonerare un allenatore dopo una vittoria. È quello che ha fatto il patron del Palermo, Zamparini, mandando via Beppe Iachini dopo la vittoria con il Chievo. Ma ha ancora meno senso contestare una squadra che vince 4-1, gioca bene, dimostra una superiorità schiacciante in gioco e tecnica contro un avversario che onora il campo come il Frosinone.
Eppure una gran parte della curva nord del Barbera, una volta fiore all’occhiello di un Palermo mai domito, ha fatto proprio questo: cori contro Zamparini, divisioni tra vari gruppi di fans-club, slogan discordanti, fischi privi di fondamento e persino uno striscione criptico “Auguri magnacci”.
Oltretutto, la vittoria del Palermo è stata netta. Un poker più che convincente, in una partita dominata dall’inizio alla fine con molte altre occasioni non realizzate oltre ai quattro gol, due legni, un quasi-gol e Vazquez che realizza la prima rete al Barbera per questa stagione. Contro una squadra ciociara molto in palla, che ci ha creduto sempre, che ha giocato a viso aperto con grande impegno, sudando la maglia anche sotto di tre gol e correndo a più non posso di fronte a un centinaio di supporter esemplari.
Ma tant’è. A fine partita contestazione dai supporter della squadra che vince 4-1 e cori di apprezzamento da quelli della squadra che le prende di santa ragione.
Se i rosa hanno stravinto contro un avversario tecnicamente inferiore, la curva nord del Barbera riceve ormai lezioni anche dai tifosi del Frosinone che sostengono una società che non ha mai “vinto niente” e che, anche se glielo auguriamo, probabilmente non vincerà mai niente nel “calcio che conta”.
Encomiabili, sportivi, mai avvezzi all’insulto i tifosi ciociari. E che, come si vede nel video, hanno sostenuto la loro squadra persino dopo il fischio finale.
Se consideriamo che i gialloblù sono usciti sconfitti in sette partite su otto finora disputate fuori casa, vedere tanto entusiasmo e sportività rende ancora più ridicola una curva rosanero ormai allo sbando, preda facile del giornalismo d’assalto che approfitta delle “uscite” colorite di Zamparini per fare audience.
E non è tutto. Alla fine, mentre dalla curva nord continuavano cori di contestazione verso il presidente rosanero, dal settore ospite si levavano slogan di apprezzamento verso lo stesso Zamparini.
Un mondo alla rovescia.