di Gabriele Bonafede
Nelle ultime ore gli avvenimenti sul fronte di Kherson, nella terribile guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, si sono susseguiti a ritmo incalzante. La giornata del 10 novembre 2022, la notte tra il 10 e l’11, e soprattutto questo 11 novembre, segnano un momento topico che probabilmente sarà tramandato nei libri di storia.
In questo momento la popolazione civile festeggia la Liberazione di Kherson insieme ai militari ucraini, sventolando le bandiere ucraine ed europee.
Non si tratta di una vittoria qualsiasi. E non solo dal punto di vista politico e militare. La disfatta russa appare in tutta la sua drammaticità e si è trasformata in una rotta notturna tra il 10 e l’11 novembre con perdite enormi.
In poche ore, le migliori unità dell’esercito di occupazione russo si sono trovate in una sacca con poche possibilità di ritirarsi integre.
Dal punto di vista strettamente militare il comportamento dei capi russi è imbarazzante. Da tutti gli altri punti di vista i capi russi si sono comportati da criminali, sia riguardo alla popolazione civile che riguardo alle proprie truppe.
Kherson 2022 e Lipsia 1813
Al momento, la battaglia di Kherson 2022 ricorda in qualche modo la rotta francese a Lipsia nel 1813: una rotta, attraverso un largo fiume dopo una grande città, trasformata in un qualcosa peggiore di una rotta.
E cioè nella distruzione pressoché totale dell’esercito impegnato nell’operazione di una ritirata notturna male organizzata e ancora peggio eseguita. Nel 1813 l’esercito francese, oggi quello russo. L’analogia c’è anche nel ponte precipitosamente distrutto dai russi come fece l’armata francese a suo tempo.
Ma con la differenza che i generali russi di oggi non valgono nemmeno un grammo della polvere calpestata da Napoleone e i suoi.
Come i francesi a Lipsia nel 1813, il panico è serpeggiato tra le truppe russe mentre cercavano disperatamente di passare sulla riva sinistra del Dnipro, ammassandosi su mezzi di fortuna e ponti semidistrutti sotto le cannonate ucraine.
Una rotta, una débandade, una fuga notturna senza costrutto, un disastro russo le cui proporzioni saranno più chiare nelle prossime ore ma già hanno dato un verdetto. Kherson è in mano ucraina e i resti dell’armata russa nella zona potrebbero essere insufficienti anche per una linea difensiva sulla riva sinistra del Dnipro.
Qui un filmato sui primi festeggiamenti estemporanei per la Liberazione di Kherson pubblicato su youtube.
https://youtu.be/5KeYJz6M5Cw