Meno di diecimila spettatori anche stavolta, nonostante le belle partite di un squadra votata all’attacco. Il film di Palermo-Carpi 4-1 con le immagini del gol di Puscas dalla curva sud
di Gabriele Bonafede
Chi ben inizia è a metà dell’opera. E il Palermo parte decisamente con il piede giusto contro il Carpi, segnando due reti nel primo quarto d’ora. D’altronde, Stellone schiera fin dal primo minuto ben quattro attaccanti peccando, forse, di troppa sicurezza. Doveva vincere e segnare quanto prima per archiviare con i tre punti la pratica-Carpi.
La formazione appare leggermente presuntuosa. Perché più che un 4-4-2, oppure un 4-2-4, sembra persino un 2-4-4. I due terzini Rispoli e Aleesami sono infatti più avvezzi al gioco offensivo che a quello difensivo. E schierare alle ali Trajkovski e Falletti significa praticamente giocare con ben quattro punte.
A centrocampo, bocciato Chochev, torna Murawski insieme all’inamovibile Jajalo, perno convincente del gioco rosanero. Che però si può appoggiare solo sul polacco nella fase di interdizione e recupero.
In avanti, Puscas e capitan Nestorovski confermano d’avere iniziato una specie di gara a due a chi segna più gol in questo Palermo oggi molto più votato all’attacco di quanto non fosse fino a qualche settimana fa. L”over” è giocata ovvia in eventuali scommesse. Anche perché il Carpi ha la peggiore difesa di B, è ultimo in classifica, e tuttavia scende in campo a viso aperto.
Non è un caso che le occasioni siano fioccate fin dai primi secondi, con il portiere emiliano Piscitelli che si mette in evidenza. Accade spesso agli estremi difensori che giocano questo campionato contro un Palermo schierato a 3-4 punte. Ma non basta l’abilità del portiere carpigiano, ieri in tuta arancione uso operaio-Amia. Dovrà raccogliere ben quattro palloni nella propria rete, due dei quali nei primi 15’. Tutti segnati, stavolta, dagli attaccanti: Falletti, Nestorovski, Puscas e di nuovo Nestorovski.
A segnare l’1-0 è l’ottimo Falletti, schierato ad ala destra iper-offensiva. È lui il migliore in campo per tutto il primo tempo, e segna meritatamente alla fine di un’azione travolgente dei rosa. Dopo quattro minuti capitan Nestorovski raddoppia su una ripartenza per una volta conclusa degnamente a rete.
Sul 2-0 non sembra ci siano speranze per gli emiliani. Il Palermo gira bene e manca solo un pizzico di cattiveria per mettere il risultato al sicuro. Il portiere del Carpi, Piscitelli, si mette ancora in evidenza in più di una occasione. Ma a pochi minuti dalla fine del primo tempo si fa male proprio Falletti, che è il vero trascinatore dei rosa. Entra Fiordilino che è molto più centrocampista che attaccante. Sul 2-0 ci sta.
Ma il Palermo perde un giocatore in grande giornata, pur non consilidando a dovere la linea mediana. Perché? Fiordilino va a collocarsi sulla fascia, praticamente fuori ruolo. Il modulo sembra adesso una specie di 4-3-3, ma con la fascia destra più di contenimento e i due centrali difensivi che non ricevono la dovuta assistenza dai terzini.
Si entra così nel secondo tempo un poco assonnati, persino negli spalti. Mentre la curva nord è ancora in silenzio ad assaporare il ghiacciolo della pausa, il Carpi riparte a mille e in soli 40 secondi dimezza lo svantaggio con Mustacchio. Gli emiliani ritrovano dunque la speranza ed è compito di Brignoli togliere le castagne dal fuoco.
A questo punto sembra di assistere quasi a una partita di basket, con continui capovolgimenti di fronte e molte occasioni: centrocampo poco affollato e saltato dai lanci e ripartenze. Si è nella situazione del “chi segna vince”, o per lo meno pareggia. Insomma, si prendono rischi laddove non era per niente necessario. Sarebbe bastato riassestare la squadra aggiungendo polpa al centrocampo o per lo meno in difesa. Inoltre, il Carpi mena e i cartellini gialli non sono assegnati anche laddove dovrebbero, per lo meno in questa fase. Per giunta, un rigore che appare netto non viene concesso al Palermo (qui, il link con nostro articolo che contiene il filmato amatoriale dell’azione da rigore).
Per fortuna dei rosa, al 69’ è Pasciuti del Carpi a fare la frittata. Prende un rosso diretto per protesta, finendo anzitempo negli spogliatoi. Nemmeno in 11 contro 10 il Palermo riesce a mettere al sicuro il risultato con il terzo gol. Qui c’è ormai una situazione tattica stranissima perché anche in superiorità numerica il centrocampo del Palermo continua a mancare d’ossigeno.
Ci vuole un’altra espulsione perché i rosa colgano un frutto ormai maturo: la goleada. All’83, Kresic, che per la verità avrebbe meritato un doppio giallo per gioco falloso già da tempo, si fa espellere a sua volta ancora per proteste. In nove il Carpi è ormai preda di un Palermo comunque super-offensivo, che segna ancora due volte negli ultimi minuti. All’85’ è Puscas (filmato dalla curva sud in fondo all’articolo) che centra il suo ottavo goal stagionale e al 90’ i rosanero dilagano con la doppietta siglata da Nestorovski, che arriva così a nove centri stagionali
Il Palermo sale a 49 unti, a una sola lunghezza dalla capolista Brescia che oggi ha riposato. C’è aria di festa al Barbera, anche perché gli stipendi sono stati pagati. La squadra c’è e merita, anche se schierata in maniera un poco presuntuosa. I gol e le vittorie pure, grazie alle scommesse ardite di Stellone che assicurano partite scoppiettanti in ogni caso.
Manca solo il pubblico, anche ieri decisamente poco numeroso per una grande città con un club in lotta per la massima serie.
Ecco il gol di George Puscas in un video amatoriale dalla curva sud dello stadio Barbera: