di Gabriele Bonafede
Mercoledì 13 aprile alle 17:00, al Real Albergo dei Poveri a Palermo, ci sarà un Happening di presentazione dei nuovi video dell’Osservatorio delle Arti in Sicilia, il primo e unico archivio audiovisivo on line degli artisti e autori siciliani realizzato dal CRICD (Centro Regionale Inventario, Catalogo, Documentazione dei Beni Culturali) e curato da Salvo Cuccia e Orietta Sorgi.
L’Osservatorio comunica che “Saranno presentati i video di Lello Analfino e Tinturia, Ernesto Tomasini, Sergio Munafò, Emanuele Diliberto, Andrea Buglisi, Gianni Pedone, Salvatore Mugno, Maurizio Maiorana.”
“Sono previsti – continua – gli interventi e la partecipazione degli stessi artisti, che faranno parte del sito www.osservatoriodelleartisicilia.it, destinato a crescere nel tempo e ospitare le voci e i volti di moltissimi altri artisti e autori siciliani per dare visibilità all’arte che si produce oggi in questa regione.”
“Dato il successo dell’iniziativa abbiamo voluto proseguire inserendo la prosecuzione del progetto fra le attività istituzionali del Centro – sostengono il Direttore Carlo Pastena e il Dirigente responsabile Orietta Sorgi – dando avvio a nuove campagne di documentazione audiovisiva di altri artisti siciliani. Mercoledì prossimo all’Albergo dei Poveri saranno presentati gli ultimi aggiornamenti alla presenza degli autori che hanno aderito all’iniziativa.”
“Subito dopo il primo impatto con 100 artisti/autori siciliani ecco il primo ampliamento dell’archivio Osservatorio Arti Sicilia che è destinato ad avere ancora moltissimi nomi della cultura e dell’arte. Attualmente ne mancano tanti, anche nomi di prestigio che già sono stati contattati e ne faranno parte – dice Salvo Cuccia – e mi auguro che nel tempo si possa comprendere l’importanza di questo archivio e sito internet, che serve sia a conservare la memoria attuale per il futuro, che a promuovere la Sicilia nel mondo attraverso l’arte di oggi”.
In effetti, andando sul sito, mancano ancora moltissimi artisti siciliani, anche tra i più conosciuti e apprezzati come Vincenzo Amato, Franco Battiato, Andrea Camilleri, Carmen Consoli, Miriam Dalmazio, Salvo Ficarra, Rosario Fiorello, Franco Maresco, Valentino Picone, Aurora Quattrocchi, Franco Scaldati (purtroppo scomparso un paio di anni fa), Peppuccio Tornatore, giusto per citare alcuni dei più conosciuti al momento e in stretto ordine alfabetico, come è ordinato l’archivio stesso dell’Osservatorio. Ma l’impresa è gigantesca, lo si deve ammettere. Anche solo citando gli artisti viventi o scomparsi da poco, si tratta di migliaia di artisti tra pittori, scultori, attori, registi, musicisti, scrittori e altro.
Ma l’iniziativa è partita da poco tempo (nel 2014) e dunque è normale che, con tutte le informazioni da raccogliere e caricare, più il video di presentazione, i tempi di completamento, anche parziale, sono considerevoli. E da qualche parte bisognava pur cominciare. E l’impressione è che, giustamente, si è partiti in qualche modo proprio dagli artisti che non hanno ancora una ribalta nazionale evidente, tranne alcuni, e comunque viventi. Dovendo infatti includere quelli scomparsi, l’estensione sarebbe semplicemente gigantesca, anche includendo solo quelli vissuti nei secoli XIX e XX e inizi del XXI secolo. Da Pirandello a Tomasi di Lampedusa ci sarebbe una quantità di artisti, compresi gli scrittori, semplicemente innumerevole.
Infatti, l’opera di catalogazione è anche densa e laboriosa. “Ogni artista/autore ha, nel sito dell’Osservatorio, una pagina con biografia e link (per esempio al suo sito) e un video con sottotitoli in inglese in cui parla del suo lavoro, utile sia come “biglietto da visita” per l’artista che per la conoscenza, promozione e diffusione della sua opera. È poi la summa degli artisti presenti che fa del progetto una operazione importante.”, dichiara il comunicato per la presentazione di mercoledì. Insomma, una specie di “Sicilipedia dell’arte” con in più immagini e impegno visivo nelle presentazioni di volta in volta.
L’iniziativa appare interessante e lodevole, perché mette in risalto l’estrema ricchezza artistica e professionale della Sicilia, promovendola nel mondo anche in lingua straniera, nello specifico in inglese. Può essere anche un volano per un impatto non indifferente nello sviluppo artistico ed economico dell’Isola.
Si possono sviluppare ulteriormente, o pubblicizzare, i contorni e le modalità. Ad esempio “regolamentando” le arti incluse. Per esempio, forse andrebbero inclusi gli stilisti di moda, e quindi Domenico Dolce e tanti suoi colleghi. E forse gli artisti di strada e, perché no, quei cuochi che elevano la cucina ad arte. Forse anche gli editori e, senz’altro, gli architetti e gli urbanisti, oltre ai paesaggisti. E tanto altro. Al momento sono presenti dieci categorie: Arti Visive, Cantastorie, Cinema, Danza, Fotografia, Musica, Musica Folk, Scrittura, Teatro, Video-e-Documentari, stando almeno al menu di ricerca per settore nel sito dell’Osservatorio. Con l’arrivo di un designer nell’ultima infornata, ci sarà anche un inizio di questa categoria.
Pare che, per quanto sia un’impresa di proporzioni immani, il suo completamento (comunque in costante evoluzione) potrebbe essere fattibile nell’arco di alcuni anni. L’iniziativa, infatti, è realizzata grazie al Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione (CRicd) istituito con la legge 80/77, provvede alla catalogazione e alla documentazione del beni culturali della Sicilia. Al suo interno l’unità operativa “Valorizzazione e musealizzazione dei fondi, archivi e teche”, coordina l’attività della documentazione sonora, audiovisiva e fotografica finalizzata all’incremento degli archivi e alla loro valorizzazione.
Così si presenta il CRicd al pubblico: “All’interno di questi compiti istituzionali, il progetto PO FESR 2007/13 “Osservatorio delle arti e della scrittura in Sicilia” ha realizzato, su progetto di Salvo Cuccia e Orietta Sorgi, un grande archivio multimediale che al momento raccoglie più di 100 testimonianze di artisti e scrittori siciliani, affermati ed emergenti. Lo scorso luglio, a conclusione dell’intervento finanziato dall’Unione Europea, è stato presentato ai Cantieri della Zisa il documentario del regista Salvo Cuccia “Un’idea della Sicilia”, che ha restituito alla conoscenza pubblica la straordinaria creatività e le risorse che operano nella nostra Isola nei vari settori dell’arte, della scrittura, della fotografia e del cinema, del teatro e della danza. Significativo è anche l’approccio proposto che coglie l’opera creativa degli autori in rapporto ai luoghi dell’Isola che in qualche modo l’hanno ispirata.”
Mercoledì 13 aprile saranno presentati dunque altri otto artisti, tutti di grande interesse, sempre in ordine alfabetico: Lello Analfino, Andrea Buglisi, Emanuele Diliberto, Maurizio Maiorana, Salvatore Mugno, Sergio Munafò, Gianni Pedone, Ernesto Tomasini, apprezzabili in un delizioso video di presentazione realizzato da Salvo Cuccia, che pubblichiamo di seguito.
Salvo Cuccia, anche lui artista siciliano e precisamente regista, è quindi l’ideatore e anche il principale artefice dell’impresa, nel solco della sua opera da attento e costruttivo documentarista ormai da decenni. Premiato a Venezia con il suo“Summer 82 when Zappa came to Sicily”, abbiamo apprezzato i suoi documentari in numerose occasioni, spesso in TV nazionali, ed è particolarmente interessante il suo video di presentazione visibile nello stesso sito dell’Osservatorio http://www.osservatoriodelleartisicilia.it/ dal titolo “Un’idea della Sicilia”. Il video è stato realizzato con Federico Savonitto, Davide Gambino e Ruben Monterosso ed è pubblicato pure qui.