
A “Daro Art”, nella famosa Via Castellana Bandiera di Palermo ci sarà la marionetta che dipinge e le sue opere
di Gabriele Bonafede
In via Castellana Bandiera a Palermo, la strada che ha ispirato il primo film di Emma Dante, c’è uno spazio espositivo e di ricerca artistica. Si chiama Daro Art, ed è stato realizzato alcuni anni fa dal pittore palermitano Dario Diana, detto Daro.

Si conferma luogo di sperimentazione anche in questi giorni con l’iniziativa “Piccoli Grandi Attori” dal 29 marzo ore 17.30 in cui si inaugura una mostra con una performance particolare, e cioè l’azione pittorica di Vladimir Liad: il “pittore più piccolo al mondo.”
Vladimir Liad è infatti una marionetta alta alcune decine di centimetri, creata e azionata dall’artista Valentina Baldazzi.
Le piccole mani di Vladimir sono “dirette” da Valentina nel dipingere opere che hanno dimensioni proporzionate al piccolo pittore. Saranno esposte anche opere e disegni di Vladimir.
“I disegni esposti qui – dice Valentina Baldazzi – sono il risultato delle esperienze che ho accumulato nel corso degli ultimi tre o quattro anni e vogliono essere e sono testimonianza di un lavoro quotidiano svolto in diverse piazze e città italiane e straniere con Vladimir Liad, la marionetta pittore.”
Il più piccolo pittore al mondo “entra in una valigia con rotelle, insieme a tutti gli arnesi di lavoro che usa per dipingere – continua l’artista – Le marionette, piccoli esseri celesti scesi sulla terra per divertire gli uomini, sono entrate a far parte della mia vita circa 7 anni fa. Occupandomi già da tempo del mondo del teatro di figura, studiando, investigando e realizzando una tesi di master sul loro utilizzo nel teatro e in contesti terapeutici, ho sperimentato direttamente la loro funzionalità espressiva utilizzando il loro linguaggio universale per conoscere nuovi luoghi, nuove genti, camminare nelle strade del mondo come se fossi sempre a casa mia, in piena libertà e autonomia.”
“Piccole chiavi d’oro per aprire le porte del cuore – afferma – valicare le barriere linguistiche, utilizzando solo musica e movimento, riallacciando fili della memoria persa, ricevendo sorrisi, abbracci, esclamazioni di meraviglia e sguardi carichi di stupore.”

Con Vladimir, Valentina si esibisce infatti quale artista di strada, producendo stupore: “Quello stupore che non è in vendita. La strada, la piazza della città normalmente abbandonata a sguardi di massa, a inconsistenti passeggiate per nuovi automi si trasforma. È sovvertita la dinamica quotidiana dei passanti e violato il principio di civiltà al posto di una esperienza estetica. Questo è il Teatro di Strada.”
“Casualmente inciampare in un piccolissimo spazio magico, dove restare meravigliati riacciuffando pezzi di bellezza sparsa. In questo clima nasce l’esperienza pittorica con Vladimir Liad. Inizialmente Una figura ben riuscita, con velleità pittoriche. Piccolo potente alter ego, con cui ho sviluppato un’alleanza sincronica, in cui il tratto nasce come in una danza. Piccole tracce, prime linee, segni ballerini. Sono i primi quadri. Senza l’uso del colore, incerti, timidi. Il desiderio di viaggiare, di contattare con mano e sensi la vita quotidiana di un Arte millenaria, mi ha permesso di approdare poi al colore. Acrilico, tempera. Impossibile per noi dipingere ad olio.”
“Immersi nei segni e nei colori, essere testimoni muti di una vita che riaffiora dalla monotonia. Non esiste persona che non si ferma, che non ci rivolge un saluto, un accenno di comprensione. Le risa dei bambini, la colonna musicale perfetta perché il viaggio abbia inizio…. È così che incontro la mia terra.”
Alle falde di Monte Pellegrino, in un angolo tanto recondito quanto suggestivo di Palermo Capitale della Cultura, sbarca dunque una marionetta creata e vissuta altrove. Vladimir Liad rende visita a una città che con i pupari, Mimmo Cuticchio in testa (prossimo a festeggiare 70 anni), ha reso possibile una potente rinascita dell’arte delle marionette e del suo sviluppo in ambito teatrale.
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