
di Gabriele Bonafede
Come tutta l’Italia, la Sicilia è terra di carnevale, con le note manifestazioni ad Acireale, Sciacca, Termini Imerese e in tanti altri centri. Anche Palermo aveva, una volta, un suo carnevale di grande popolarità con sfilate allegoriche.
Adesso inizia ad affermarsi un carnevale molto particolare, e organizzato con successo da undici anni: “Il Carnevale a Fumetti”. Si tratta di un evento organizzato da privati fin dal 2006 e che inizia a emergere quantomeno come fatto di… costume. Ben affermato nel panorama dello spontaneo intrattenimento carnevalesco in città, è sempre più conosciuto anche fuori dal contesto cittadino.
Secondo gli organizzatori finora “ha dato modo ad almeno 5mila persone di vestire i panni dei personaggi dei fumetti più amati, mettendosi in gioco in una serata piena di follia creativa. I colori vivaci degli eroi dei cartoon, dei fumetti e dei videogiochi, ma anche quelli dei film e serial TV, sfileranno e si confronteranno”. Ovviamente ci saranno premi per i costumi migliori e qualche sorpresa. Quest’anno sarà “celebrato” giovedì 4 febbraio ai Candelai, noto locale di Palermo, dalle 21.15 sino alle prime luci dell’alba. “Storici organizzatori dell’evento, ormai diventato un appuntamento fisso per gli amanti del genere, sono Anna Zito e il noto fumettista palermitano Sergio Algozzino.” Si legge nel comunicato stampa.
L’evento è realizzato grazie anche alla collaborazione di Etnacomics, il festival internazionale del fumetto e della cultura pop di Catania, e a dversi sponsor privati. E, come annunciano gli organizzatori dell’edizione 2016 “durante la serata ai Candelai saranno distribuiti ‘i classici’ premi ai vincitori delle diverse categorie, dal costume più bello a quello più trash.”
Anna Zito così traccia una “breve storia” di questo peculiare carnevale palermitano: “Anziché fare la solita serata, si è pensato tanti anni fa a un evento diverso dal solito con l’idea del fumetto. Nel corso degli anni lo abbiamo organizzato in diversi locali di Palermo: all’Agricantus, al Biergarten, al Blow-up, e allo Zsa Zsa. Ai Candelai è la quarta edizione, consecutiva da tre anni perché l’ottava fu appunto allo Zsa Zsa. Abbiamo dovuto cambiare il locale iniziale anche per motivi di spazio: con una partecipazione sempre più grande avevamo bisogno di spazi più ampi e diversi da quelli iniziali.”
“In questi 11 anni ne abbiamo viste veramente di tutti colori – continua Anna Zito – crescendo ogni volta sempre di più in creatività e voglia di stupire da parte di tutti i partecipanti. Dire che abbiamo sino a oggi registrato dalle 3mila alle 5mila presenze non è un’esagerazione, ma un dato che la dice lunga sulla voglia di vivere il Carnevale come dovrebbe essere: con leggerezza.”
Il fumetto nel carnevale non è cosa nuova, basti pensare ai carri allegorici disegnati da noti fumettisti, come quello di Milo Manara al carnevale di Acireale nella scorsa edizione. Probabilmente esistono altre iniziative simili, in ogni caso a Palermo diventa sempre più partecipata.
Quanto somiglia Palermo a Rio nel carnevale a fumetti? In realtà poco, perché qui non ci sono sfilate di scuole di samba e tantomeno di carri allegorici. Ma il carnevale è soprattutto uno spirito di divertimento, travestimento, libertà. In questo, il Carnevale a Fumetti assomiglia a tutti i carnevali del mondo compreso quello di Rio o Salvador de Bahia. Ma a Palermo, forse, ci riteniamo irrimediabilmente speciali. Accostumiamoci, dunque!