
Ogni Papa che muore segna un pezzo del percorso che se ne va in ognuno di noi
di Nereo Maggiani
Oggi è stato aggiunto il nome di Francesco nell’elenco cronologico dei Papi della storia del nostro pianeta. Bergoglio è stato un grande papa, buono ma divisivo, non “giusto” nel senso politico della parola. Ha fatto spesso discutere per le sue posizioni antiamericane e filorusse, anche se la lamentela che Trump stia abbaiando alla Greonlandia, al Canada o al Messico non l’abbiamo mai udita uscire dalle sue labbra. Ma forse Donald è amico di Putin e di solito un politico non se la prende con gli amici dei propri amici…
Dittature e democrazie
C’è chi dice che Papa Francesco non abbia capito il valore delle democrazie, nelle quali i poveri godono di diritti impensabili in dittatura. Vorrei qui precisare che la Chiesa non è un’istituzione democratica, anzi è una monarchia assoluta. Ed è, per propria natura, più affine alle dittature. Dio non ci chiede se siamo d’accordo nel venire al mondo e noi non conosciamo la data della nostra dipartita, neppure se siamo il Suo Vicario sulla Terra.
Bergoglio, quindi va confrontato con i papi precedenti che hanno in genere fatto una politica tesa alla conservazione del potere temporale e alla salvaguardia della vita di preti, suore e fedeli, quando questi vivono sotto regimi ostili, dittatoriali e feroci.
Da Pio IX a Francesco, passando per Wojtyła
Pio IX non aveva passione per l’Italia e si rinserrò con sdegno entro le mura del Vaticano. Solo nel 1929 la Chiesa si conciliò col nostro paese, per firmare un patto guarda caso proprio con il dittatore Mussolini. Pio XII non condannò il nazismo e nulla disse sull’Olocausto. Il polacco Wojtyła resta oggi un fulgido esempio di Papa illuminato, pur con i suoi limiti. Egli aveva vissuto personalmente la ferocia del comunismo, lo sfidò e di questa esperienza si avvalse durante il suo regno.
Bergoglio era invece sudamericano e indubbiamente ha risentito nella sua formazione della Teologia della Liberazione, che spesso giustificò i guerriglieri Tupamaros. Gli Usa hanno nel passato sostenuto le dittature sudamericane e quindi in Papa Francesco è rimasto un antiamericanismo convinto, accompagnato da una ideologia di sinistra. Per lui, quando gli Usa parlano, “abbaiano”, perché fa riferimento alla propria esperienza personale.
Papa Francesco: non sempre condivisibile, ma coerente con le sue idee pauperiste
Non ho amato in modo particolare Bergoglio per non aver difeso a sufficienza il popolo ucraino. Ma ora che è morto, pur non condividendo parte del suo pensiero, posso dire che è stato un papa quanto meno coerente con le proprie idee pauperiste, e pregevole per la volontà concretamente espressa di combattere nella Chiesa la corruzione ancor oggi presente in modo non del tutto trascurabile. Un’ultima osservazione va alla Chiesa che detiene ancor oggi il potere di far convogliare a Roma tutti i Capi di Stato per onorare la morte di un Papa.
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