Al Teatro Biondo lo spettacolo di Enzo Vetrano e Stefano Randisi su testo di Rosario Palazzolo che ha vinto il Premio Associazione Nazionale Critici Italiani
di Gabriele Bonafede
Una ricorrenza, un compleanno, un anniversario, è sempre un momento per ripercorrere la memoria. Nostalgicamente? Non necessariamente. A volte, una ricorrenza può far tornare in superficie gioie e tormenti. E le ricorrenze hanno un proprio cerimoniale. È, certo, una cerimonia. Più precisamente, è la cerimonia, in siciliano ‘A Cirimonia.
Ecco che ‘U masculu (Stefano Randisi) e ‘A fimmina (Enzo Vetrano) sono pronti per una ricorrenza che ha una sua liturgia teatralizzata. Hanno indossato il loro costume e assunto le identità che servono per celebrare. Cosa esattamente?
Lo devono scoprire loro stessi. E la capacità dei testi di Rosario Palazzolo sta proprio qui: nel farlo scoprire a personaggi e pubblico attraverso una introspezione comune. Il coinvolgimento cresce, i ricordi s’ingarbugliano, poi si dipanano.
Si trovano trame che si annodano e poi si sciolgono, e possono tuttavia riannodarsi. Crescono sensazioni, domande, e forse anche risposte. Alla ricerca di una verità, e di una identità, individuale.
Una teatrale “macchina della verità”
Testo, gesti, movimenti sulla scena, apparato scenografico, compongono in effetti una specie di seduta psicoanalitica, e forse anche psichiatrica o psicoterapeutica. Che coinvolge in pieno anche il pubblico.
Dalla tecnica narrativa consacrata olisticamente alla creazione teatrale, Rosario Palazzolo continua così un percorso già ben delineato in precedenti e altrettanto sublimi pièce: “Letizia Forever”, “L’Ammazzatore”, “Santa Samantha Vs”.
In ’A Cirimonia – L’impossibilità della verità, Palazzolo trova due interpreti-registi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che esaltano le già ampie qualità comunicative del testo. Conducendo la macchina teatrale a un effetto, se possibile, ancora più sconvolgente.
‘A Cirimonia prevede un momento fondamentale nella sua liturgia: “il mi ricordo”. Un processo cerimoniale che costituisce una biologica e teatrale “macchina della verità” soggettiva.
Attraverso ricordi intrisi di paure e nevrosi, di amnesie e tentennamenti, ossessioni e psicosi, il pubblico s’immedesima ben presto con i personaggi nella titanica ricerca della “verità”. Ma la verità non può non far male, pur dimostrandosi, se possibile, liberatoria. Non può che essere una verità individuale, pur essendo corroborata dall’evidenza collettiva.
’A Cirimonia – L’impossibilità della verità
Testo di Rosario Palazzolo, regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi, con Stefano Randisi (’U masculu) Enzo Vetrano (’A fimmina), scene e costumi Mela Dell’Erba, luci Max Mugnai, musiche e suono Gianluca Misiti, elettricista Antonio Rinaldi.
Produzione Teatro Biondo Palermo / Teatro Stabile di Catania / ERT – Teatro Nazionale / Soc. Coop. “Le Tre Corde”; in collaborazione con Compagnia Vetrano-Randisi.
Lo spettacolo ‘A Cirimonia ha vinto il Premio Associazione Nazionale Critici Italiani.
“Vetrano e Randisi – recita la motivazione del premio – si fanno autori di un meccanismo teatrale carico di tensione, che ci mostra una struggente verità nascosta tra i frammenti della memoria dei loro personaggi, che s’interrogano crudeli e spaventati, eccitati e disperati”.
Calendario delle rappresentazioni al Teatro Biondo di Palermo:
mer. 17 nov. ore 21:00
gio. 18 nov. ore 21.00
ven. 19 nov. ore 17.00
sab. 20 nov. ore 17:00
dom. 21 nov. ore 20:30
mar. 23 nov. ore 17:00
mer. 24 nov. ore 21:00
gio. 25 nov. ore 21:00
ven. 26 nov. ore 21:00
sab. 27 nov. ore 17:00
dom. 28 nov. ore 20:30