La notizia è circolata sui media con alcuni stralci sul comunicato dell’attivista, molto votato alle “comunarie” ma poi ignorato. Qui le sue parole come le ha pubblicate in una nota del suo profilo Facebook
Avevo un sogno…
di Alì Listì Maman
In questi giorni ho fatto una profonda riflessione sul mio percorso politico dentro il Movimento 5 Stelle, sui motivi per cui sono entrato e su quelli per cui dovrei restare.
E’ un momento particolare della mia vita, nel quale ho deciso di sacrificare ciò a cui più tengo (famiglia, amici, professione, lettura e altro) per dare spazio ad un progetto di impegno sociale e politico. Ho deciso di impegnarmi con determinazione in un percorso in cui credo con grande convinzione ed entusiasmo, improntato alla giustizia, al rispetto e all’impegno verso gli altri, ai valori cristiani della famiglia cui sono stato educato e che giornalmente coltivo con la mia appartenenza alla comunità evangelica. Una responsabilità che ho accolto senza esitazioni, sicuro di poter dare al mio territorio quel contributo per modificare e cambiare in meglio le tante cose che oggi sono lontane da quanto i miei concittadini meritano. Mi riferisco soprattutto alle delicate tematiche sociali, a quelle complesse dell’immigrazione e a quelle tanto urgenti, quanto ahimè irrisolte, dell’economia.
L’idea e i principi manifestati dal Movimento mi hanno affascinato sin dall’inizio, provocandomi un’attenzione e un interessamento sempre crescente che ha avuto il suo culmine nella decisione di candidarmi al Consiglio Comunale di Palermo. Un impegno che ho preso senza esitazioni per portare in prima persona le istanze e le aspettative dei cittadini all’interno delle istituzioni. Un “sogno a 5 Stelle”, come io e i miei tanti amici che mi hanno incoraggiato e sostenuto lo abbiamo definito, interpretato secondo regole di democraticità, di partecipazione, di condivisione e di inclusione da cittadini comuni che possono riunirsi e liberamente progettare e realizzare programmi politici.
Per queste ragioni ho maturato, con chi mi è stato accanto e insieme ad altri attivisti, l’idea di fondare un Meetup, intendendolo quale utile strumento di studio e approfondimento di diverse tematiche attuali che riguardano la realtà sociale e politica della nostra Palermo. Tanti e diversi sono stati gli argomenti trattati in questi mesi, in particolare l’idea di un programma di immigrazione ragionato e consapevole, che aiuti i deboli ma non apra le porte ad un mercato di “carne umana”, in virtù di un nuovo schiavismo mascherato da “buoni propositi umanitari”, un progetto innovativo relativo al reddito di inclusione legato alla moneta complementare, una proposta articolata di iniziative concrete di aiuto alle famiglie afflitte dai debiti.
Gli studi e le idee che hanno caratterizzato il confronto con chi mi ha collaborato quotidianamente e lo scambio di opinioni all’interno del Meetup, con un impegno segnato da una grande partecipazione e una sincera passione, hanno trovato concretezza nella formulazione di linee guida e bozze progettuali che ho cercato di transitare all’interno del Movimento 5 Stelle Palermitano. Con mio grande stupore e altrettanta amarezza ho appreso che nessuna delle proposte trovava l’interesse vero da parte di chi oggi è impegnato nel Movimento per le elezioni politiche comunali. A nulla è valso l’entusiasmo e la partecipazione che hanno accompagnato la presentazione delle proposte, frutto di tanto lavoro e dedizione e che considero valide e ragionate.
Non voglio entrare nel merito, in questo mio particolare momento di dispiacere, degli episodi e dei particolari accaduti che mi hanno fatto maturare il dissenso che con dolore sto manifestando, ma desidero esprimere tutta la mia delusione per un Movimento che di fatto mi ha emarginato, ignorando il contributo possibile offerto con le mie proposte e mostrando un sostanziale disinteresse verso un mio fattivo coinvolgimento nel programma politico da presentare ai cittadini palermitani. Un programma politico che necessariamente, specie per una città piena di problemi come Palermo, deve rivelarsi innovativo e articolato in proposte precise e fattibili e che, a poco più di due mesi dal voto, paradossalmente non c’è, ridotto e sostituito in slogan banali e di debole significato.
Mi ero illuso di trovare all’interno del Movimento 5 Stelle un gruppo di persone che animate da buoni intenti fossero aperte alla collaborazione, al confronto, al lavoro di squadra che coinvolgesse tutti e non escludesse nessuno, alla valorizzazione delle conoscenze e delle esperienze diverse che ciascuno portava in dote. Purtroppo non è stato così, e per queste ragioni non mi sento più di proseguire un percorso politico nel quale sono certo non ci sarà spazio per il contributo che avrei offerto con le mie conoscenze, le mie idee ed i miei valori.
Alla luce di queste mie riflessioni, che evidenziano una profonda distanza ideologica dal Movimento 5 Stelle nei modi e nei metodi della partecipazione al suo interno, e non essendo interessato ad una poltrona politica se questa non mi permetterà di dare il contributo pieno che vorrei come “cittadino dentro le istituzioni”, intendo ritirarmi dalla corsa elettorale in modo irrevocabile.
Desidero ringraziare tutti gli amici, gli attivisti e tutte le persone che hanno creduto in me e che mi hanno supportato ed incoraggiato in questa esperienza che ritenevo possibile. Io ritorno alla mia vita di semplice cittadino e alla mia preghiera, fuori dalla politica ma sempre pronto a dare il mio contributo, come ho sempre fatto nel passato, soprattutto tornando in prima fila per combattere – insieme ai cittadini – per le problematiche sociali legate all’immigrazione, all’integrazione ed in difesa dei più deboli ed emarginati.
La nota di Alì Listì Maman è pubblicata su https://www.facebook.com/notes/al%C3%AC-list%C3%AC-maman/avevo-un-sogno/655536467972210