
Corini suona la carica
di Gabriele Bonafede
Ottima partita disputata dal Palermo a Firenze. Peccato per una delle peggiori direzioni di gara negli ultimi dieci anni, con grandi errori ai danni di ambedue le squadre, ma più penalizzante per i rosa che per i viola. Peccato per le sciocchezze finali, quando un punto sembrava ormai conquistato. Ed è ancora sconfitta, con annesso record dei record: ottava consecutiva in un campionato di serie A.

Va detto, ci dovrebbe essere più qualità da parte di arbitri che sembrano alle prime armi a ogni partita. Ci sono stati anche due gol annullati ai padroni di casa. Dei due, per lo meno quello annullato per fuorigioco sembra invece regolare.
Però la partita è stata falsata fin dall’inizio perché la Fiorentina poteva essere sotto di un gol e soprattutto in dieci uomini dopo pochi minuti: un fallo plateale di Tomovic su Quaison, in area viola, non è stato punito con rigore e rosso diretto. Si sono viste molte spinte dei gigliati su tutti i palloni aerei, compresa l’azione del 2-1. Forse c’era anche un secondo rigore su Nestorovski e Tomovic meritava almeno due rossi. Per carità, queste sono solo constatazioni di un’annata veramente sfortunata.
Per vedere il bicchiere mezzo pieno quando è completamente a secco, il Palermo di Corini sembra trasformato in soli tre giorni. Si vede una squadra che lotta e corre molto di più. Non a caso i migliori giocatori della squadra avversaria appaiono a debito d’ossigeno nella parte finale e Jajalo, bellissima la sua punizione in occasione del gol rosanero, esce con i crampi.
Sembra esserci una piccola luce in fondo a un lungo tunnel: il Palermo gioca meglio ed è più offensivo, pur in un campo proibitivo come quello di Firenze. Ci sono ripartenze molto più rapide e una squadra messa molto meglio in campo. Se il Palermo gioca così come ha giocato nel secondo tempo di Fiorentina-Palermo i punti dovrebbero arrivare con Chievo, Genoa, Pescara ed Empoli, ultimi quattro incontri del girone d’andata.
Al momento la classifica rimane amara, amarissima. Per evitare la retrocessione va ritrovata la spinta del pubblico di casa, soprattutto nelle prossime due partite interne con il Chievo, dove Corini sarà il principale ex, e con il Pescara. Il Palermo può risalire e per fortuna le dirette concorrenti rimangono al palo o quasi.