di Gabriele Bonafede
Da troppo tempo associamo, erroneamente, la città di Taranto all’Ilva, all’industrializzazione pesante, ai problemi dell’ambiente. Invece Taranto è, ed è sempre stata, soprattutto una città di mare e d’arte, di piccola industria, di commercio.
Certo, è anche una città di contraddizioni e di scelte particolari, non solo in campo industriale: porto militare da molto tempo e al tempo stesso culla della civiltà nel Mezzogiorno, anche prima di essere centro fondamentale per tutta la Magna Grecia. Taranto è perla del Mar Ionio, luogo di scambio culturale ed economico, di Storia e sorprese, di grande vitalità.
Ed è su questa storia che gran parte della popolazione si riconosce e persegue un progetto comune di rilancio. Una iniziativa in questo quadro, merita attenzione: “I video che raccontano Taranto”, lanciata dalla rete “Made in Taranto”.
Così Made in Taranto presenta l’iniziativa, giunta alla premiazione un paio di giorni fa: “I video che raccontano Taranto rappresentano una tra le espressioni più autentiche di voltare pagina, puntando tutto sul bisogno di rilanciare la città per le numerose cose belle che possiede. Da qui, l’idea di realizzare uno Spot per Taranto e provincia. Non un concorso a premi ma un gioco che ha permesso di vincere buoni spesa gentilmente messi a disposizione da alcuni negozi della rete Made in Taranto”.
Così si presenta Made in Taranto nel proprio sito “è il progetto di Rete tra professionisti, artigiani, commercianti e imprese che intendono lavorare in direzione della rinascita culturale, sociale ed economica del territorio tarantino. Lo scopo è attuare quel cambiamento possibile frutto dell’unione di forze, di risorse e di intelligenze che è la speranza di un domani differente. L’obiettivo si sostanzia nella diffusione, promozione e salvaguardia del tessuto economico-socio-culturale jonico in Italia e all’estero.”
“Il primo passo – continua la presentazione – è l’aggregazione di aziende, negozi e professionisti operanti nel territorio di Taranto e provincia e che abbiamo in comune l’idea di un tessuto produttivo unito nelle sfide del mercato globale, ove promuovere il prodotto Made in Taranto, dall’artigianato, commercio, industria, servizi, all’arte, enogastronomia e tutto ciò che è realizzato attraverso l’ingegno, la tecnica, il knowhow, l’opera, la maestria e la tradizione locale. Lo stare insieme favorisce la nascita di un nuovo modello di promozione del territorio non più basato sui prodotti o sui servizi, ma sulle idee, i progetti e le persone.”
Il concorso uno “Spot per Taranto e provincia” ha prodotto interessanti risultati per quanto riguarda gli obiettivi prefissi. Anche se le modalità sono state esclusivamente quelle dell’approvazione sul social Facebook, e non una commissione giudicatrice sulla qualità, tutti e tre i primi classificati colpiscono per essere diretti, gradevoli e molto comunicativi in brevi produzioni comprese tra i 60 e 85 secondi di durata.
L’annuncio dei tre video premiati è in questo link: http://www.madeintaranto.org/video-che-raccontano-taranto-piu-apprezzati/
Tutti e tre stabiliscono un rapporto di comunicazione riguardo ai valori, l’attrattività e le specificità della città, soprattutto dal punto di vista del turismo e delle tradizioni, pur in un tempo così breve. In particolare il terzo, prodotto da Antonio Maiorino (in copertina un fotogramma di questo video) presenta una nitida e affascinante fotografia, rendendo l’atmosfera tarantina in maniera particolarmente felice.
Bella, tra le altre cose, la scelta musicale del secondo, di Cataldo Albano, che propone musica tradizionale insieme alle immagini.
A vincere è il video di Ilaria Ricci, giovane regista quasi autodidatta che si dedica da qualche tempo a video, reportage e, possibilmente, cinema, con la sua produzione Dream Machine, attiva dal 2011: una Dream piattaforma indipendente di video musicali, corti, reportage, documentari.
Vince il concorso con il video “Vivi Taranto spot 2016”, Regia e produzione Ilaria Ricci Dream Machine con la partecipazione di Aurora Gabriele, Francesco Archinà, Ileana Semeraro.
Ilaria Ricci è un personaggio particolare. Non ha studiato cinema in maniera specifica, eppure contenuti e capacità di comunicare sbalzano con evidenza. Ballerina di danza hip-hop, non a caso è un’autrice che ha vinto grazie alle capacità di mettersi in discussione e in rete con i suoi video e “con una ricerca nella realtà sociale della sua città” afferma, dove è tornata dopo un periodo di studi a Roma.
In arte Dream Machine, come la sua produzione video indipendente, classe 87, è regista e videomaker. Dopo sette anni vissuti a Roma nel 2013 ritorna nella sua terra natale, Taranto, concentrandosi nella produzione di video musicali e collaborando con diversi artisti del territorio pugliese e reportage inerenti all’ambito sociale.
Realismo, ideali, valori, sono i tre elementi fondamentali sui quali si basano gran parte dei suoi lavori, riportando nel contenuto e nel linguaggio una propria autenticità. Tra i lavori: Oltre la porta, (reportage 2013). Nuovi Orizzonti, (doc. 2015). Alex x Perfect habitat (illustrazione in time-lapse 2016), Non ti fermare (Official video musicale 2015), Ghetto girl (Official video 2015), Guardando il cielo (Official video musicale 2014), More strong (Official video 2014), Special (Official video musicale 2014).
“Dream Machine in continua crescita tende a sottolineare come l’arte nelle sue più vaste forme possa essere espressione dell’anima e dell’esistenza umana, senza la quale l’uomo sarebbe nulla”, così presenta la sua casa di produzione, nata come afferma, “dall’Università della strada”. “L’importante non è solo la tecnica che utilizzi, ma i contenuti che vuoi comunicare e se riesci a comunicarlo”, afferma.
Ecco i tre video vincitori del concorso, tutti e tre da vedere soprattutto per chi non conosce Taranto e vorrebbe apprezzarla in una panoramica di un solo minuto.
Video di Ilaria Ricci Dream Machine:
Video di Cataldo Albano:
Video di Antonio Maiorino: