
di Benita Licata
Quante volte abbiamo sentito questa frase detta da persone anche colte e con un corso di studi regolare: “Io per la matematica? Sono negato!”. E quante volte, anche da adulti, ci siamo chiesti il perché di qualche fenomeno naturale per noi incomprensibile? La risposta a questi interrogativi è semplice: per conoscere veramente la matematica e, soprattutto per capire veramente le scienze naturali, chimiche e fisiche, lo studio sui libri non è sufficiente e il più delle volte diventa noioso e ostico.
Purtroppo non tutte le scuole sono attrezzate con laboratori adatti allo studio delle materie scientifiche e non tutti i docenti sono stati preparati, durante il loro corso di studi, all’insegnamento in laboratorio di queste discipline. Credo che è proprio partendo da queste osservazioni che, alcuni anni fa, un gruppo di docenti palermitani ha creato Palermoscienza. Un’associazione che, attraverso il coinvolgimento di esperti, università, CNR, crea progetti nelle scuole e coinvolge altri docenti e studenti nello studio della matematica e tutte le scienze ma in modo molto innovativo, con un approccio metodologico basato sulle esperienze laboratoriali .
I risultati sono sorprendenti e l’entusiasmo degli alunni è evidente. Gli esperti si recano in diverse scuole siciliane e, con i docenti di ogni ordine e grado, elaborano progetti spesso utilizzando materiale povero e riciclato ma utilizzando molto la fantasia e la competenza. Creano anche degli exibit veramente sorprendenti che rendono gli alunni coinvolti orgogliosi e padroni della materia studiata.
Il sogno di tutti sarebbe creare un museo delle scienze apposito perché tutto il materiale prodotto non vada perduto e possa essere fruibile nel tempo da altri ragazzi. Questo evidentemente ha un costo e sarebbe auspicabile che gli assessorati all’istruzione e alla cultura, comunali e regionali, di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’università, si facessero carico della realizzazione di questo progetto, giusto proseguimento di tanto lavoro.
Chi volesse constatare di persona sappia che ogni anno gli organizzatori, Carmelo Arena e Valeria Greco, mettono in campo a Palermo “Esperienza Insegna” che coinvolge decine e decine di scuole su un tema scientifico sempre diverso. Quest’anno il tema è “l’acqua” e gli alunni, accompagnati dai docenti, per nove giorni dal 23 febbraio al 2 marzo, sono al Polididattico dell’università di Palermo a spiegare ai visitatori con competenza e passione, attraverso semplici esperimenti, quello che hanno imparato. Visitatori confluiti in grande numero: lo scorso anno sono stati più di dodicimila.
A completare sono previsti exibit, dibattiti, incontri con esperti e visite guidate ai musei dell’ateneo e tanto altro. Vale proprio la pena farci una capatina: questi ragazzi di tutte le età, docenti inclusi, ci trascineranno con il loro entusiasmo e, chissà se per quest’anno, dopo la visita, avremo più chiaro che l’acqua è un bene comune. E ci comporteremo di conseguenza.